my tescoma 1 / 2012

benessere

un potere calorico leg- germente inferiore. Esistono poi dolcifi- canti sintetici nati co- me sostitutivi dello zuccheroper i dia-

con l’aumentare della temperatura, dell’acidità e della concentra- zione dell’alimento al quale viene aggiunto. Attenzione però a non esagerare: anche se questo zucchero è “naturale”, un suo utilizzo eccessivo non può essere gestito in maniera ottimale dal fisico, provocando un notevole innalzamento dei trigliceridi, uno dei prin- cipali fattori di rischio per malattie cardiovascolari. Inoltre, quello in eccesso viene captato dalle cellule che provvedono a depositare gli acidi grassi sotto forma di tessuto adiposo, facendo ingrassare.

betici che, grazie al loro bassissi- mo potere calo- rico, si sono pre- sto diffusi anche in molti alimenti dietetici per rispar-

Il miele è conosciuto come un sem- plice dolcificante, ma in realtà pre- senta anche altre proprietà nu- trizionali interessanti. Alcuni lo considerano un alimento com- pleto perché ricco di vitamine, sali minerali ed enzimi utili al metabolismo.

miare qualche caloria. Queste sostanze hanno infatti un potere dolcificante molto elevato, tanto che ne bastano piccolissime quantità per donare un sapore particolarmente dolce ad alimenti e bevande.

È disponibile in moltissime varietà, a seconda della fioritura da cui deriva, e ognuna presenta proprie peculiarità fra le quali, pare, anche proprietà antimicrobiche e, addirittura, anticancerogene. Dovrebbe inoltre avere un’azione molto meno negativa sui denti rispetto al comune saccarosio, non favorendo in maniera così ele- vata la possibilità di carie. Le sue proprietà lenitive e curative deri- vano dai principi attivi (oli essenziali) estratti dalle piante da cui le api producono il miele. Il miele ha inoltre un contenuto calorico più basso rispetto al sacca- rosio (304 Kcal per 100 grammi contro le 392 dello zucchero tradi- zionale e le 362 dello zucchero di canna) perché più ricco d’acqua. Per tutte queste ragioni lo dovremmo preferire agli altri dolcificanti… certamente è un alimento molto calorico, quindi è sempre meglio non eccedere. Buon caffè a tutti!

Questi dolcificanti non si trovano in natura, vengono sintetizzati in laboratorio; i più diffusi sono sicuramente aspartame, saccarina e acesulfame k. L’ aspartame è circa 200 volte più dolce del saccarosio e 300 volte più della saccarina, non ha retrogusto e potenzia le qualità aroma- tiche dell’alimento cui è aggiunto. Come lo zucchero, viene meta- bolizzato dall’organismo, fornendo circa 4 calorie per grammo, ma dato il suo elevato potere dolcificante se ne possono impiegare quantità bassissime. È però instabile in soluzione acquosa e ad ele- vate temperature: non può quindi essere impiegato in bevande e in cibi che debbono essere cotti. La saccarina è utilizzata dalla fine del 1800 come sostituto dello zucchero in cibi e bevande, soprattutto destinati ad obesi e dia- betici. È circa 300-500 volte più dolce del saccarosio e non viene metabolizzata dall’organismo. È chimicamente stabile nelle normali condizioni di trattamento degli alimenti, quindi può essere impiega- ta in bevande e prodotti destinati alla cottura. Un suo limite è il retro- gusto amaro-metallico, non sempre tollerato, che lascia in bocca. L’ acesulfame potassico non vienemetabolizzato dall’organismo, quindi non fornisce calorie. È allo studio l’uso come sostitutivo del saccarosio in cibi e bevande dietetiche. Sebbene la sicurezza per la salute sia ampiamente documentata, è bene ricordare che questi dolcificanti sono prodotti di sintesi: me- glio quindi evitare di utilizzarli a dosaggi elevati per lunghi periodi. Il fruttosio deriva dalla frutta ed è usato come alternativa allo zuc- chero, specie nell’industria, per bevande acide, gelati o per certe preparazioni dolciarie. Contiene circa 4 calorie per grammo e ha un potere dolcificante pari a 1,8 volte quello del saccarosio. A diffe- renza di quest’ultimo, però, non richiede insulina per poter essere utilizzato dal nostro corpo e quindi non porta a scompensi a livello glicemico, ecco perché viene consigliato ai diabetici. È considerato lo zucchero naturale più dolce, ma questa prerogativa diminuisce Passiamo ora alle alternative più naturali per dolcificare alimenti e bevande, cioè il fruttosio e il miele.

Si ringrazia il Dott.Marco Sbruzzi Dietista e Consulente per l’integrazione alimentare dott.sbruzzi@gmail.com

Questa bilancia pesa al grammo, quindi è ideale per non eccedere nell’impiego dei dolcificanti.

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