my tescoma 1 / 2012

itinerari di gusto

Itinerari di gusto Cultura, tradizione, ottima cucina, calda accoglienza e tanta allegria… c’ un luogo che racchiude tutte queste qualit in uno scenario quasi fiabesco: l’Alto Adige, ricco di fascino in ogni stagione.

Le Dolomiti

Prima di appartenere, fino al 1918, all’impero asburgico, il Trentino-Alto Adige era suddiviso in principati vesco- vili, secolarizzati nel 1802 per opera di Napoleone. I moti risorgimentali che videro protagonista la penisola italiana nel corso del XIX secolo ebbero, fra le conseguenze, anche l’annessione della regione all’Italia: il Trattato di Saint Germain del 1919 smembrò la contea tirolese, le cui popolazioni di lingua te- desca e ladina della provincia di Bolza- no si videro accorpate al Regno d’Italia. Fu soprattutto il governo fascista ad intraprendere una progressiva italia- nizzazione delle minoranze di lingua te- desca, mettendone al bando la lingua madre e agevolando ed incentivando il trasferimento di immigrati italiani in quelle zone. La popolazione di lingua tedesca e la- dina si trovò quindi a subire una forte emarginazione e, nel 1939, si dichiarò favorevole all’annessione della regione al Terzo Reich. Dopo la fine della secon- da guerra mondiale, i movimenti auto- nomisti trentini reclamarono un’auto- nomia speciale per tutta la regione del Trentino-Alto Adige, autonomia sancita con l’Accordo De Gasperi-Gruber nel 1946, quando venne istituita la Regio- ne Autonoma del Trentino-Alto Adige, oltre al ripristino dell’insegnamento del tedesco e della toponomastica bilin- gue. A partire dalla metà degli anni ‘50, la provincia di Bolzano vide intraprendere una politica marcatamente anti-italiana che sospendeva il rilascio di residenza per gli immigrati, scoraggiava i matri-

moni misti e separava, nelle scuole, i diversi gruppi linguistici, emarginando il gruppo di lingua italiana. Dal 1972 fu finalmente introdotto il secondo sta- tuto regionale, tuttora in vigore, che privilegia l’autonomia delle due provin- ce di Trento e Bolzano (di fatto regioni autonome, formalmente unificate nella regione Trentino-Alto Adige/Südtirol) e che dà pari importanza alle diverse lin- gue di appartenenza. Essendo stato segnato da diverse do- minazioni nel corso della storia, il Tren- tino-Alto Adige ne conserva le tracce nelle tradizioni e nei monumenti storici. Oltre a castelli e fortezze, vi si trovano molte chiese, abbazie e monasteri di particolare interesse storico. Ai monumenti costruiti dall’uomo e alle città vivaci e cosmopolite come

Le Dolomiti sono una sezione delle Alpi Orientali, un gruppo montuoso costitu- ito in prevalenza da roccia dolomitica; sono comprese fra le province di Bellu- no, Bolzano, Trento, Udine e Pordeno- ne. La cima più alta è quella della Mar- molada (3.343 m s.l.m.) La roccia che le costituisce, chiamata “dolomia” in onore del naturalista fran- cese Déodat de Dolomieu che per pri- mo la studiò, si è formata nel corso delle ere geologiche attraverso accumuli di materiale simile a quello di una barrie- ra corallina: conchiglie, coralli ed alghe calcaree trasformatesi in roccia nelle profondità di mari caldi e poco profon- di che le ospitavano circa 250 milioni di anni fa. Fu lo scontro tra la placca eu- ropea e quella africana a far emergere queste rocce, portandole ad altitudini di oltre 3.000 metri. La vegetazione delle Dolomiti è estesa e variegata, un giardino di conifere: dal larice al pino cembro, dal pino mugo all’abete rosso, e poi faggi, betulle, sa- lici, cedri di monte, ontani, aceri, oltre ai pascoli in alta quota. Nella stagione della fioritura si assiste ad una vera e propria esplosione di colori: 50 specie di orchidee, fiori di prato, frutti di bosco, stelle alpine... Le Dolomiti ospitano diversi parchi natu- rali che offrono la possibilità di escursio- ni anche poco impegnative, suggestive e ricche di fascino. Percorrendo i sen- tieri è facile scorgere marmotte, caprio- li, cervi, camosci e stambecchi, oltre ad una grande varietà di uccelli. Chiunque le visiti non ha dubbi: le Do- lomiti sono le più belle montagne del mondo, forse per la loro grandiosità, forse perché la roccia che le compone ha un colore più chiaro e brillante rispet- to a quella di altre catene montuose, e le rende ancora più spettacolari. Dopo anni di impegno in tal senso da

Bolzano e Merano fanno da cornice suggestivi ghiacciai, cime e vallate, frutteti, piste innevate, boschi e sentie- ri in cui fare piacevoli escursioni... oltre naturalmente alla bellezza delle Dolo- miti, patrimonio naturale riconosciuto dall’UNESCO.

L’Alto Adige si può raggiungere in molti modi: in auto, percorrendo l’autostrada A22 del Brennero; in treno (da Milano, Roma e Bologna) si raggiunge Verona per poi proseguire sulla linea Verona - Rovereto - Trento. In aereo, gli aeroporti più vicini sono:

parte di varie or- ganizzazioni e co- mitati, dal 2009 le Dolomiti sono incluse nell’elen- co dei patrimoni naturali tutelati dall’UNESCO.

• Dolomiti di Bolzano • G. Caproni di Trento

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