EoW May 2012

Articolo tecnico

Quindi è stata valutata la presenza di segregazione di carbonio nelle barre laminate a caldo e sono state selezionate solamente quelle che presentavano un contenuto di carbonio di 0,78 ± 0,01 di percentuale in peso per la successiva trafilatura di filo. La trafilatura di filo è stata eseguita presso il Bekaert Technology Centre applicando una riduzione a 2,5mm di diametro in otto passi di trafilatura. effettuato il patentamento in bagni salini con riscaldamento a 980ºC e quindi a 520ºC. Il filo patentato è stato poi ulteriormente trafilato fino a 1mm. È stata effettuata una prova di trazione in una macchina elettromeccanica ad una velocità costante di deformazione di 5,6 10 -4 /s, con un estensimetro di 5cm al 50%. Sono stati testati due campioni in ciascuna condizione. Le deformazioni uniformi sono state definite come deformazione tecnica al carico di picco utilizzato per i calcoli della resistenza massima alla trazione ( UTS - Ultimate Tensile Strength ), e le deformazioni totali a rottura sono state ottenute dalla lettura Successivamente è stato

Inizialmente, le barre sono state ridotte da 12,7 a 9,5cm, ottenendo barre quadrate con angoli arrotondati ( RCS - Round Corner Square ) e successivamente raffreddate con aria fino a temperatura ambiente, riscaldate e laminate fino a 4,76cm. Quindi il materiale è stato lavorato a macchina per eliminare gli ossidi e tagliato in 6-7 blocchi. La riduzione finale è stata realizzata in un secondo laminatoio a caldo fino a raggiungere la dimensione finale di 7,1mm. Dopo la laminazione a caldo, il materiale è stato raffreddato con aria fino a temperatura ambiente. Quindi il materiale è stato tagliato con una sega in pezzi da 3,7m, prima di essere trafilato. Sono state ottenute ventiquattro sezioni di ciascuna lega. Sebbene in base ai calcoli termodinamici mediante il programma Thermo‑Calc ® fosse prevista una potenziale fragilità a caldo dell’acciaio ad alto tenore di B, non sono state osservate rotture o difetti superficiali significativi. Essendo stata osservata una significativa decarburizzazione 8 , il materiale è stato molato senza centri fino ad un diametro di 5,5mm.

del valore dell’estensimetro al momento della rottura finale. Tutti i campioni si sono rotti all’interno della lunghezza specifica dell’estensimetro, salvo diversamente specificato. La caratterizzazione microstrutturale è stata realizzata con microscopia ottica luminosa in campioni incisi con Picral al 4% e mediante microscopia elettronica in trasmissione (TEM) su uno strumento Philips CM120 funzionante a 120kV. Delle lamine sottili sono state sottoposte a elettropulitura con un pulitore a doppio getto Fischione a 32V a temperatura ambiente, utilizzando una miscela di acido acetico al 95% e acido perclorico al 5%. La prova di dilatazione è stata realizzata su un sistema Gleeble ® 1500. I campioni sono stati riscaldati a 950°C ad una velocità di riscaldamento costante di 20°C/s e sono stati mantenuti isotermici per cinque minuti. Quindi, l’acciaio è stato raffreddato in gas elio a velocità di raffreddamento costanti programmate rispettivamente di 50, 30, 25, 12, 5, 10, 7, 5, 5, 2, 5 e 1°C/s. prove consecutive in un campione singolo per ciascuna lega. La dilatazione del campione è stata monitorata tenendo conto della temperatura e del tempo. Risultati e discussione Le micrografie ottiche luminose effettuate a metà della sezione trasversale delle barre laminate a caldo sono illustrate nella Tabella 1 . Sono apprezzabili microstrutture perlitiche. Non sono state osservate reti di costituenti proeutettoidi. ▲ ▲ Figura 2 : Micrografo elettronico in trasmissione del materiale ad alto contenuto di B, laminato a caldo e raffreddato Sono state realizzate delle

▼ ▼ Figura 1 : Micrografie ottiche luminose di barre laminate a caldo in acciaio di base, al boro e ad alto contenuto di boro. Campioni prelevati trasversalmente rispetto alla direzione di laminazione, nel centro della sezione trasversale, incisione 4% Picral

Base

B

Alto con- tenuto di B

93

EuroWire – Maggio 2012

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