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Manuale delle targhe incendio in Ungheria MANUALE DELLE TARGHE INCENDIO IN UNGHERIA

Budapest, 2012

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Vito Platania

MANUALE DELLE TARGHE INCENDIO IN UNGHERIA ________

Budapest, 2012

Tutti i diritti riservati

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

I N D I C E

PREFAZIONE INTRODUZIONE - Riassunto storico dell‘asicurazione incendio in Ungheria - L‘età delle targhe - Stato di conservazione delle targhe - Criteri seguiti nella classificazione - Catalogazione delle targhe incendio SIGLE DELLE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONI FABBRICANTI DELLE TARGHE SULLE SCHEDE STORICHE DELLE COMPAGNIE ILLUSTRAZIONE DELLE TARGHE ELENCO DELLE COMPAGNIE INCENDIO IN UNGHERIA (in ordine alfabetico e cronologico) PARTE SISTEMATICA - Schede storiche delle Compagnie in ordine alfabetico

- Illustrazione delle targhe incendio BIBLIOGRAFIA UTILIZZATA RINGRAZIAMENTI

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Prefazione

Questo è il primo modesto tentativo per la realizzazione di un catalogo che illustra le targhe incendio in Ungheria. In rapporto ungherese si tratta di un lavoro pionieristico, ma anche all’estero non ci sono molti libri che si occupano di questa materia. Questi sono illustrati in fondo all’Introduzione. In accordo con il termine „Manuale” ho ritenuto più idoneo il formato A5. Questo formato permette che ogni targa venga illustrata su una pagina separata con tutti i relativi dati tecnici e le eventuali osservazioni. Inoltre, l’illustrazione delle targhe in scala 1:0,40 è più godibile rispetto ad esempio della scala 1:0,24 della mia monografia sulle targhe italiane. Ho ritenuto opportuno realizzare questo lavoro in quattro lingue per vari motivi. In Ungheria per il momento ci sono pochissimi collezionisti di targhe incendio ed una pubblicazione nella sola lingua ungherese non avrebbe trovato né editore né acquirenti. I paesi dove abbondano i collezionisti sono gli Stati Uniti e la Gran Bretagna dove questa passione esiste da oltre un secolo e da tempi più recenti la Germania e l’Italia. Ciò motiva la scelta delle tre lingue, oltre all’ungherese, dell’inglese, tedesco e italiano. Chiedo venia per eventuali errori e omissioni, specie riguardo ad alcuni dati storici, spesso difficili da verificare. Molte targhe attendono ancora di essere scoperte. Fortunatamente la moderna tecnica della fotografia digitale e l’Internet rende molto più facile i contatti. Per questo mi rivolgo ai collezionisti ed agli appassionati della materia che se conoscono targhe non riportate in questo libro, oppure che sono di qualità migliore di quelle riportate nel libro di inviare la relativa foto in buona risoluzione, assieme ai relativi dati tecnici (con i criteri descritti nell’Introduzione) a Vito.Platania@teletu.it. Lo ringrazio in anticipo.

L’Autore

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Introduzione

Per una migliore conoscenza delle targhe di assicurazione incendio è utile conoscere almeno in grandi linee la storia moderna delle assicurazioni incendio e la relativa legislazione. Questo aiuta i collezionisti anche per la determinazione temporale delle targhe. L’uso delle targhe incendio coincide con la nascita delle compagnie di asicurazione incendio in senso moderno. In Inghilterra, dopo il terribile incendio di Londra del 1666 che distrusse l’intera città, sorsero delle associazioni non solo a Londra, ma anche in altre città allo scopo di aiutarsi vicendevolmente in caso di danni provocati dall’incendio. Però a quell’epoca non esisteva ancora il catasto, le strade e le piazze non avevano ancora un nome ufficiale e non esisteva neanche un servizio antiincendio pubblico. Perciò queste associazioni mutue, per limitare il danno, erano costrette ad organizzare delle proprie squadre antincendio. Così appaiono i simboli delle società oltre che sulle polizze, anche sulle fiancate dei carri pompieri e sugli elmi dei vigili del fuoco. Ma per la mancanza del catasto era impossibile individuare l’immobile che figurava nelle polizze dei soci. Perciò le associazioni erano costrette a riportare su piccole targhe di metallo non solo il proprio simbolo, ma anche il numero della polizza dell’immobile, che i soci erano obbligati ad affiggere sull’immobile stesso affinché i pompieri riuscissero a riconoscerla in caso di incendio. Nell’Europa continentale solo nei vari Stati tedeschi usavano targhe analoghe nel secolo XVIII, mentre negli altri paesi europei sono apparse solo dopo la rivoluzione francese, ma da questo periodo non servivano più per individuare l’immobile, ma avevano il solo scopo di pubblicizzare la compagnia. Il loro uso si è protratto fino all’inizio della seconda guerra mondiale, dopo è cessato per vari motivi in quasi tutto il mondo, in particolare a causa delle nuove forme di polizze globali, il cui contenuto non poteva più essere illustrato con la sola targa. Anche in Ungheria le prima targhe di assicurazione appaiono all’inizio del secolo XIX ed erano in uso fino al 1988. Ma dal 1949 esistevano le sole targhe della compagnia di Stato Állami Biztositó. Non solo le grandi imprese usavano le targhe, ma anche quelle di vita breve con pochi capitali e pochi assicurati, e queste, data la loro rarità, sono particolarmente preziose sia per i collezionisti che per gli studiosi. Qualche volta appaiono compagnie con nomi simili, due o più compagnie con lo stesso nome, talvolta nello stesso periodo. Per quanto riguarda il contenuto di questo Manuale, occorre rispondere a due domande. La prima: cosa intendiamo per targhe incendio? Esse sono le

Manuale delle targhe incendio in Ungheria targhe di misure ridotte inchiodate sui fabbricati a prova dell’esistenza di una assicurazione incendio. In casi più rari l’assicurazione riguarda altri rami elementari (furto, cristalli, grandine, inondazione) e le relative targhe saranno equiparate alle targhe incendio. Non saranno prese in considerazione invece le targhe delle filiali o delle agenzie della compagnia o quelle che riguardano la proprietà dell’ìmmobile. La seconda domanda: cosa intendiamo per targhe ungheresi? Sono quelle usate entro i confini dell’Ungheria in ogni tempo. Perciò fino al 1919 entro i confini storici dell’Ungheria, dopo il 1919 nell’Ungheria mutilata, ivi comprese le targhe usate nei territori restituiti all’Ungheria nel periodo 1939-1944. Inoltre, non consideriamo solo le targhe delle compagnie ungheresi, ma anche quelle delle compagnie incendio straniere usate e trovate in Ungheria, anche se la scritta è solo in lingua straniera. La maggior parte di esse riguardano quelle che le compagnie della Monarchia austriaca usavano prima del compromesso Austro- Ungarico del 1867 ( la Prima Austriaca di Vienna, la Anker, la Phönix, le Assicurazioni Generali di Trieste, l’Azienda Assicuratrice, l’Adriatica, la Nuova Società Commerciale). Per completezza riteniamo utile includere anche le targhe che alcune compagnie ungheresi usavano all’estero ( Prima Ungherese, Foncière, Istituto Foncière-Pesti, Ungaro Francese e Stabilimento di Pest ). Le relative targhe saranno illustrate su pagine dopo quelle usate in Ungheria e contrassegnate con una lettera anziché un numero. In questo manuale troverete anche un riassunto di tutte le compagnie ungheresi e straniere, sia in ordine alfabetico che in ordine cronologico, che fino al 1988 in Ungheria esercitavano l’assicurazione incendio con o senza altri rami, anche se per periodi limitati, ma in forma diretta (cioè non come riassicuratori). Abbiamo compreso nell’elenco anche le compagnie di cui finora non sono state trovate targhe. Segnaliamo questa circostanza in fondo alle schede storiche riassuntive. Queste schede precedono l’illustrazione delle targhe della rispettiva compagnia . In questo breve riassunto non è mia intenzione scrivere la storia delle assicurazioni neanche in forma succinta. Chi vuole occuparsi più profondamente di questa materia, alla fine di questo volume troverà una bibliografia con ricca documentazione. Poiché la maggior parte di questa bibliografia è in lingua ungherese, ho pensato che qualche dato possa aiutare il lettore, il cui interesse è indirizzato alle targhe incendio, per orientarsi in questo campo. Possiamo dire con orgoglio, che le prime compagnie di assicurazioni in Ungheria sono nate contemporaneamente a quelle formatesi nei paesi europei più ricchi e più fortunati, mentre l’Ungheria all’inizio del secolo XIX non era né ricca Sintesi storica dell’assicurazione incendio in Ungheria

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né fortunata. La sua arretratezza era desolante ed era decaduta ai margini dell’impero asburgico, mancavano le strade, l’unica possibilità di trasporto era quella sul Danubio. Così è nata nel 1807 a Komárom, a quel tempo il centro del commercio dei cereali, il primo istituto di assicurazioni ungherese che assicurava danni elementari, la Révkomáromi Assicurazioni di Navigazione. Aveva un discreto successo, ma già nel 1840 iniziava il suo declino, quando il mercato del grano si è spostato da Komárom a Gy ő r. Così nel 1845 estende le sue operazioni anche all‘assicurazione incendio degli immobili. Ma la rivoluzione del 1848 e il devastante incendio avvenuto a Komárom nello stesso anno, suggellò la sua sorte e nel 1854 cessa l’attività definitivamente. Negli anni venti del XIX secolo anche compagnie austriache hanno provato a lavorare in Ungheria nel campo delle assicurazioni incendio e trasporti ( la Mutua Salisburghese, la Azienda Assicuratrice di Trieste e la Prima Austriaca di Vienna ), ma in mancanza di rappresentanze locali, con poco successo. Le Assicurazioni Generali di Trieste fondate nel 1831, già nel maggio 1832 hanno istituito una rappresentanza a Pest, affidandola ad un banchiere molto popolare in quel periodo. La rapida espansione delle Generali ha convinto diverse compagnie austriache a istituire anche loro rappresentanze a Pest (tra queste la Azienda Assicuratrice di Trieste nel 1833, la Prima Austriaca e la Mutua Austriaca, ambedue di Vienna nel 1834). Un avvenimento importante fu nel 1838, anno della sua fondazione, la creazione di una rappresentanza a Pest della Riunione Adriatica di Sicurtà, che in breve tempo creò anche una vasta rete di agenzie in tutto il paese. Anche in provincia c’erano dei tentativi per costituire compagnie di assicurazioni incendio, ma in mancanza di capitali ogni progetto è rimasto sulla carta. L’unico tentativo coronato da successo fu la Marosszéki Mutua Assicurazioni Incendio nel 1839, che riuscì a sopravvivere fino al 1909. Anche dall’estero arrivarono delle compagnie, e tra queste vale la pena di menzionare la Mutua Viennese e la Patriota di Trieste (1844) e la Nuova Società Commerciale di Trieste (1847). La rivoluzione del 1848 e la tragica fine della successiva guerra di indipendenza fecero precipitare il paese nella dittatura militare austriaca di Bach, che paralizzò per lungo tempo l’industria, il commercio e con questo anche lo sviluppo dell’istituto assicurativo. Quando finalmente il paese riuscì a rialzarsi dallo scoramento, si accorse dell’importanza anche dell’istituto assicurativo. L’unica compagnia di assicurazione ungherese esistente al momento era la Compagnia di Mutua Assicurazione contro la Grandine di Pest, che lottava per la sopravvivenza, mentre le autorità austriache avevano vietato la costituzione di nuove compagnie ungheresi di assicurazione. Ma eludendo questo divieto delle autorità austriache, nel 1857 hanno trasformato questa compagnia Grandine nella

Manuale delle targhe incendio in Ungheria Prima Ungherese Società di Assicurazione Generali. Così è nata la Prima Ungherese, importante pietra miliare nella storia dell’assicurazione ungherese. Dopo la fondazione della Prima Ungherese, arrivano nel paese le compagnie incendio viennesi Anker (1858) e Phönix (1860). Con la fine del periodo Bach, all’amministrazione militare austriaca subentra l’amministrazione ungherese, e il paese comincia a prosperare e già nel 1864 può nascere lo Stabilimento di Assicurazione di Pest, chiamato dai contemporanei ostinatamente come Seconda Ungherese. Nel 1867 alla società Prima Austriaca subentra la Danubio anche in Ungheria. Con il compromesso austro-ungarico del 1867 comincia un nuovo capitolo nella vita pubblica, inizia la febbre per la fondazione di imprese, nascono come funghi anche le assicurazioni degli arrivisti senza scrupoli, ma spesso solo senza fondi e senza competenze, che credono sia sufficiente inserire la parola „assicurazione” nella ragione sociale per aver successo. La maggior parte di esse sparisce presto dal mercato. All’inizio degli anni settanta vi furono numerosi tentativi, anche locali, di cui sappiamo ben poco, probabilmente la maggior parte non è arrivata neanche alla sua costituzione o è sparita nella grande crisi finanziaria del 1873. Tra queste ne elenchiamo alcune, per le quali abbiamo anche creato le sigle, nella improbabile eventualità di trovare delle targhe. • Bácsalmási Kölcsönös T ű zkárbiztositó • Borostyánk ő i Kölcsönös T ű zkárbiztositó Egylet • Budafalvi Viszonylagos T ű zkárbiztositási Társulat • Els ő Magyar Mez ő gazdasági T ű zkárbiztositó Társaság • Fels ő E ő ri T ű zkár Elleni Biztositó Társulat (I-II) • Fels ő L ő i Kölcsönös T ű zkárbiztositó Társulat • Magyar T ű zoltók Kölcsönös T ű zbiztositó Szövetkezete • Tolnamegyeì Kölcsönös T ű zkárment ő Egyesület La febbre di fondazioni non risparmia neanche le minoranze etniche, ma soltanto la Transsylvania, fondata nel 1868 da sassoni della Transilvania a Nagyszeben (Sibiu, Hermannstadt) è rimasta in vita fino al 1918 in Ungheria, più tardi in Romania. La grande ripresa fu però interrotta dal crollo delle borse europee del 1873, che fece sentire i suoi effetti anche in Ungheria e spazzò via le imprese insignificanti ancora rimaste in vita. Finalmente nel 1875 nasce la Legge Commerciale, che mette fine anche alla fondazione di compagnie assicurative „allegre”. Lentamente passano gli effetti del crollo delle borse e ormai la vita economica europea era caratterizzata da una eccedenza di capitali in attesa di investimenti, in particolare la Francia cercava la conquista dei mercati europei.

Manuale delle targhe incendio in Ungheria Un gruppo finanziario austro-francese acquista la morente Azienda Assicuratrice trasformandola nel 1882 nell’Azienda Austro-Francese. Nel 1879 la Union Générale di Parigi fonda la compagnia Ungaro-Francese. Sempre nel 1879 banchieri francesi fondano a Budapest la compagnia ungherese Foncière, che ben presto si fonde con lo Stabilimento di Pest, mutando il nome in Istituto Foncière- Pesti. Dal 1883, con l’autorizzazione del governo ungherese, alcuni assicuratori ebbero la possibilità di usare lo stemma ungherese sui loro documenti, carte intestate, polizze, targhe assicurative e di agenzia e questo privilegio era considerato di grande prestigio. Fondazioni successive: Nel 1895 la Hazai, nel 1899 la Gazdák, dall’estero arrivano la Providentia di Vienna nel 1898 e la Victoria di Berlino nel 1900. Nel 1911 nasce la Hungária. Allo scoppio della prima guerra mondiale 8 compagnie furono messe sotto il controllo dello Stato, come imprese nemiche. La compagnia Olandese Vita, malgrado che non fosse considerata nemica, preferì trasformare la sua rappresentanza in Ungheria in una compagnia ungherese. Così è nata nel 1916 la Ungaro-Olandese. Anche negli ultimi anni della guerra nascono compagnie, la Turul nel 1917, nel 1918 la Kisbirtokosok (Piccoli Proprietari) e la Pénzintézetek (Istituti Finanziari) e da Vienna arriva la Anglo-Danubian Lloyd. Le tragiche conseguenze della grande guerra mettono davanti a uno scenario completamente nuovo anche l’assicurazione ungherese. Già il governo Károlyi aveva reso più difficile la fondazione di nuove imprese, ma dopo la caduta del suo governo, il decreto n. 25 del nuovo governo della Repubblica Sovietica Ungherese (Tanácsköztársaság), ha „socializzato” tutte le compagnie di assicurazioni ungheresi, affidando la loro guida ai Comissari Popolari finanziari, che non hanno neanche riconosciuto l’utilità dell’istituto assicurativo, considerandolo attività improduttiva. La breve vita della Repubblica Sovietica (133 giorni) riuscì a paralizzare il funzionamento dell’attività assicurativa, ma non ad annientarla. Si ristabilì lo stato di diritto, ma la vera catastrofe fu il trattato di pace di Trianon e lo smembramento del paese, poiché la capacità di lavoro delle imprese assicurative era fondata su una rete estesa su vasti territori. A questo bisogna aggiungere l’impoverimento della popolazione e dello Stato, la spaventosa inflazione, la diffidenza dei paesi vicini e delle potenze vincitrici che hanno impedito che il paese potesse partecipare alla vita economica internazionale. Dopo il trattato di Trianon molte imprese ungheresi, al fine di conservare la loro rete agenziale e clientela negli Stati successori, crearono delle società affiliate dove concentrare i propri interessi. Così nascono nel 1920-1921 la Szlovák Biztositó a Pozsony (Bratislava) e la Prima Transilvana a Kolozsvár (Cluj) fondate dalla Prima Ungherese, mentre la Gazdák creano la Cooperativa

Manuale delle targhe incendio in Ungheria Agricola Kárpátia a Pozsony (Bratislava), la Minerva a Kolozsvár (Cluj) e la Agronomul ad Arad ecc. Di queste fondazione diamo un riassunto più dettagliato sulle schede storiche delle compagnie. Solo nel 1925 l’Ungheria è stata autorizzata a costituire una propria Banca Nazionale, cosa che finalmente ha permesso di riordinare il sistema monetario e l’introduzione nel 1927 della nuova valuta Peng ő fondata sulla parità aurea. Nel 1923 entra in vigore la nuova Legge Commerciale allo scopo di completare le mancanze della ormai obsoleta legge del 1875, tra l‘altro istituendo una Commissione di Controllo che rese impossibile il funzionamento delle cosidette imprese pirata, che cercavano di creare portafogli senza autorizzazione e senza rappresentanze. La grande crisi economica del 1929, che in Ungheria raggiunse il suo apice nel 1931, porta al fallimento di 14 compagnie di assicurazione. Ma era appena iniziato uno sviluppo economico incoraggiante dopo la grande crisi, che un‘altra tegola cadde sul mondo assicurativo in tutta l‘Europa: nel 1936 è fallita la compagnia Phönix Vita di Vienna che coinvolse nel fallimento anche la consorella Phönix Elementare e tante altre imprese europee. Dopo l‘Anschluss l‘Austria cessa di esistere e poco dopo segue la sua sorte anche la Cecoslovacchia. Le compagnie di assicurazione operanti in questi paesi diventarono automaticamente compagnie tedesche. La Danubio di Vienna e la Concordia di Reichenberg (oggi Liberec) si fondano e creano la Donau- Concordia Elementare a Vienna e la Donau-Concordia Vita a Reichenberg. In Ungheria la Donau-Concordia di Vienna subentra alla Duna. Durante la seconda guerra mondiale le imprese dei paesi nemici sono costrette ad abbandonare il paese. Finita la guerra, ogni attività assicurativa ha perso significato. L’occupazione tedesca nel 1944, le conseguenti deportazioni, i bombardamenti, l’accerchiamento e l’assedio di Budapest e infine l’occupazione sovietica hanno lasciato dietro di sé solo devastazioni. Anche gran parte delle sedi e degli immobili delle società di assicurazione rimasero distrutte. In base all’armistizio tutte le compagnie tedesche operanti in Ungheria e loro affiliate ( Anker con Turul, Turul Vita, la Wiener Allianz, la Danubio- Concordia, la Elementare successore della Anglo-Elementare, la Victoria di Berlino ed altre) divennero proprietà sovietica e una commissione inviata da Mosca le ha raggruppate un una unica società. Così è nata la Keleteurópai (Esteuropea) nel 1947. Il 1° agosto 1946 è entrato in vigore il fiorino e questa valuta forte ha dato speranze per una ripresa dell’economia. La creazione di una società per azioni sovietica accanto alle altre imprese ha solo rafforzato questa fiducia in una economia di mercato.

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Dopo le elezioni del 1947 questa fiducia è ben presto sfiorita. Il piano economico triennale ha nazionalizzato le banche ed ogni altre impresa in cui le banche avessero una partecipazione del 20% o superiore. Così sono state nazionalizzate la Prima Ungherese, con tutte le sue affiliate (Hazai, Ungaro- Olandese, Kisgazdák (Piccoli Proprietari), Mutua Ungherese Bestiame, Pannonia Riassicurazioni, la Gazdák (Proprietari Agricoli) e affiliate (Prima Cristiana e Budapest Riassicurazioni). Diverso trattamento è stato riservato alla Providentia, in cui era forte la partecipazione tedesca divenuta sovietica. Nel 1949 finisce il periodo di transizione ed inizia lo smantellamento della proprietà privata e tutte le imprese private passarono sotto la gestione dello Istituto Centrale Finanziaro (Pénzintézeti Központ). La loro liquidazione sarà completata nel 1952. Così finiscono la loro attività in Ungheria le Generali di Trieste e la sua affiliata Centroeuropea-Minerva, l’Adriatica pure di Trieste con le sue affiliate Foncière Általános, Infortuni Internazionali, Astra e Anglo-Danubian Lloyd (che nel 1940 è diventata Danubia). Nel maggio del 1949 nasce la compagnia di Stato Állami Biztositó, che con effetto retroattivo dal 1° gennaio incorpora tutte le compagnie private rimaste, ivi comprese quelle sotto la gestione dell’Istituto Centrale della Finanza. Con ciò si realizzò il monopolio di Stato dell’assicurazione ungherese. Malgrado il monopolio, la Állami Biztositó non aveva vita facile. Ogni impresa aveva le sue regole, diversi metodi di lavoro, diversi tipi di polizze, differenze nei compiti dei dipendenti, e nel loro inquadramento. Era impossibile creare un denominatore comune. Ha contribuito poi alla diffidenza della popolazione non solo il fatto di trovarsi di fronte ad una unica impresa in situazione di monopolio, ma anche l’inflazione, che ha annientato le riserve finanziare delle imprese. Per venire incontro all’assicuratore, lo Stato ha introdotto l’assicurazione obbligatoria incendio e grandine estesa a tutti i settori con esclusione dei patrimoni dello Stato. A questo punto la Állami Biztositó è diventata un semplice esattore, senza che gli assicurati avessero alcun documento in mano (polizza, valori assicurati, descrizione delle cose assicurate ecc.). Dopo la rivoluzione del 1956, tra i primi decreti del governo Kádár figurava l’abolizione dell’assicurazione obbligatoria, nella speranza di conquistare le simpatie dell’opinione pubblica. Possiamo affermare che la vera storia della Állami Biztositó inizia qui. Si trasforma gradualmente da un semplice ufficio burocratico di esattoria in imprenditore vero, cercando di seguire le novità occidentali introducendo delle forme di polizze globali in varie versioni a scelta del cliente. Il successo poi fu assicurato dal fatto che furono assunti dei procacciatori di affari, cui venivano corrisposte le provvigioni (in quel regime e in quel periodo pagare provvigioni a intermediari era considerata una bestemmia). Nel 1959 è stata introdotta

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l’assicurazione obbligatoria responsabilità civile auto. Nel 1968 il governo ha introdotto il „nuovo meccanismo economico” di spirito liberale che ha portato ulteriori miglioramenti nella politica e portafoglio della Állami Biztositó. È stato abolito il divieto di assicurare i beni di Stato, che ha sollevato anche lo Stato dal pagare i danni a carico dell’erario, mentre per l’assicuratore si sono aperte grandi opportunità. Si sono rivitalizzate le relazioni economiche con gli Stati occidentali, sono nati i primi trattati di riassicurazione con assicuratori occidentali. Però le riforme iniziate con il nuovo meccanismo economico dovevano essere ben presto stroncate per l’opposizione dell’Unione Sovietica. Gli anni ottanta hanno portato cambiamenti impetuosi nell’Europa Orientale e l’Ungheria ne sarà attore principale. L’economia pianificata ormai in crisi cerca di salvare il salvabile. L’insostenibilità del monopolio statale dell’assicurazione induce il governo nel 1986 a fondare una seconda compagnia di Stato, la Hungária, dividendo salomonicamente in due il portafoglio della Állami Biztositó. Infine, il colpo di grazia all’economia pianificata è stato dato dalla legge sulle società nel 1988, che ha autorizzato la formazione di società private ungheresi, miste e addirittura la costituzione di società straniere. Appena due anni dopo il 75% della stessa Állami Biztositó viene comprata dalla Aegon olandese. Non è facile stabilire l’età delle targhe, in particolare quando si tratta di targhe arrugginite, senza colori, che possono essere giudicate esclusivamente dalle parti in rilievo visibili. Punto di partenza: in quale periodo ha operato l’impresa come assicuratore incendio. Anche il materiale può aiutare a determinare il periodo: le targhe di ferro, di rame, di ottone e di zinco erano in uso soprattutto fino alla prima guerra mondiale, sono più recenti quelle di ferro smaltato, latta e per ultimo quelle di alluminio. Anche il testo con il nome della compagnia (molte imprese hanno cambiato ragione sociale durante la loro esistenza), il tipo dei caratteri, lo stile dei fregi e decorazioni ci possono aiutare, anche se raramente si può stabilire un periodo di uso preciso. Qualche parola sulla qualità delle targhe: le vecchie targhe di rame, ottone e zinco si conservano meglio di quelle più moderne di latta e di alluminio. Le targhe esposte per molti anni alle intemperie si rovinano prima di quelle inchiodate sotto balconi o cornicioni. Una difesa inattesa ricevono spesso le targhe sovrapitturate (che purtroppo spesso non è facile ripulire) oppure quelle su cui sono state inchiodate altre targhe. Le targhe di ferro smaltato resistono bene al tempo, ma dopo molti anni è raro che rimangano senza lesioni. La maggior parte Le condizioni delle targhe L’età delle targhe

Manuale delle targhe incendio in Ungheria delle targhe di latta usate in Ungheria è di qualità molto scadente, causa dello scarso contenuto di zinco o di stagno, per cui è molto difficile trovare targhe di latta non arrugginite e deteriorate. Anche la classificazione delle targhe può basarsi solo su elementi visibili, che nella maggior parte dei casi è possibile solo dalle parti a rilievo. Forunatamente vengono in nostro aiuto le targhe nuove che non provengono dagli edifici e che sempre in maggior numero saltano fuori dai cassettini, o conservate nelle cantine o nelle soffite di discendenti di ex agenti, o negli archivi delle compagnie. A ogni targa viene assegnato un codice per distinguerla dalle altre. Esso è composto da due lettere maiuscole che è la sigla della compagnia (il loro elenco è riportato dopo l’introduzione). Queste lettere sono seguite da un numero d’ordine che distingue il tipo della targa. Originariamente abbiamo cercato di rispettare un possibile ordine cronologico nella numerazione, ma con il ritrovamento di nuove targhe questo criterio non poteva più essere applicato. Spesso lo stesso tipo di targa presenta piccole differenze difficilmente rilevabili. Si tratta dei sottotipi indicati con una lettera minuscola dopo il numero del tipo. Si può parlare di sottotipi quando le loro misure, le scritte, i suoi colori, i rilievi sono simili e soprattutto quando il materiale è identico. Perciò due targhe identiche, ma una di latta e l’altra di alluminio sono anche due tipi diversi. Le differenze riscontrate nei sottotipi vengono riportate in fondo alla pagine che illustra la relativa targa, alla voce „Note”. Ma come si devono misurare le targhe? Occorre considerare i seguenti punti di vista: le misure sono date in mm, il primo la larghezza, il secondo l’altezza indipendentemente quale sia maggiore. La forma più diffusa è il rettangolo orizzontale, meno quello verticale. Ma la regola riguarda anche le targhe quadrate, tonde, elissoidali, esagonali e ottagonali. Ma le misure non sono prese dal lato estremo della targa, ma dal lato esterno del bordo a rilievo. Motivo di questo è l’esperienza, che i fabbricanti delle targhe fanno spesso delle ristampe con lo stesso stampo, ma esse sono ritagliate diversamente, una volta lasciando appena 1,5-2 mm fuori dal bordo esterno, altre volte più di 1 cm. Questo può darci anche una differenza di oltre 1,5-2 cm in ambedue le dimensioni e ciò potrebbe indurci in errore nella determinazione del tipo, mentre si tratta della stessa targa. Solo nei casi di targhe completamente lisce, oppure mancanti del bordo esterno a rilievo e per le targhe di ferro smaltato sono date le misure intere, ma in questo caso le dimensioni sono seguite da un asterisco (p.es. 170x120* mm). Linee guida per la classificazione delle targhe

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La catalogazione delle targhe incendio Benché in Inghilterra e negli Stati Uniti già negli anni trenta del secolo scorso esistessero dei club di collezionisti di targhe (Fire Mark Circle), nel continente europeo il collezionismo di targhe incendio comincia a diffondersi dopo la seconda guerra mondiale, principalmente tra dirigenti, agenti e periti delle compagnie di assicurazioni. Pioniere nel campo della catalogazione sistematica delle targhe fu Alwin E. Bulau con il suo volume Footprints of Assurance, uscito nel 1953 (MacMillan, New York), in cui sono presentate circa 1800 targhe, principalmente americane. Nel volume figurano anche 17 targhe ungheresi. In Inghilterra Brian Wright ha pubblicato nel 1982 il suo libro intitolato The British Fire Marks (Commercial Union, London) che si occupa in modo approfondito delle targhe inglesi. Nel 1989 è uscito in Germania il meraviglioso libro bilingue tedesco-inglese di William L. Evenden con illustrazioni a colori intitolato Deutsche Versicherungs- Schilder (VVW, Karsruhe), che contiene circa 1000 targhe tedesche. Nel 2004 è apparsa l’opera di Roy Addis intitolata British Fire Marks e una sua edizione ridotta, la British Fire Marks in Miniature, che ha portato notevoli ampliamenti all’edizione del 1982. Anche l’autore di questo manuale ungherese ha pubblicato nel 1997 il suo libro, Le Targhe Incendio in Italia, (Edizioni Tassinari, Firenze) di cui nel 2005 è uscita anche una seconda edizione ampliata. Infine nel 2010 il New York City Fire Museum ha acquistato alcune collezioni, tra cui quella della Home Insurance Company con le targhe raccolte da Bulau fino al 1953 e la raccolta del club dei collezionisti americani, il Fire Mark Circle of the Americas.

Manuale delle targhe incendio in Ungheria Sigle delle compagnie in ordine alfabetico delle sigle

ÁB Állami Biztositó AD Adriai Biztositó Társulat AE Angol Elemi AG Assicurazioni Generali (Triesti Általános Biztositó Társulat) AL Anglo-Danubian Lloyd ÁL Általános Biztositó AN Anker AS Astra AT Atlantica ÁT Általános Biztositó Bank AU Agronomul AZ Azienda Assicuratrice BC Bácsalmási Kölcsönös T ű zkárbiztositó BE Beszkid Biztositó BÉ Bécsi Biztositó Társaság BO Borostyánk ő i Kölcsönös T ű zkárbiztositó Egylet BP Buda-Pesti Kölcsönös Biztositó Egyesület BR Barcasági Kölcsönös T ű zkárment ő Egylet BU Budafalvi Viszonylagos T ű zkárbiztositási Társulat CO Corvinia Általános Biztositó CN Continentale Biztositó CU Commercial Union Ass. Co. DA Danubia DC Duna Concordia DU Duna EB Elemi Kárbiztositó Társaság EE Els ő Erdélyi Általános Biztositó EK Els ő Keresztény Biztositó Intézet EJ Erdélyi Kölcsönös Jégkárment ő Társulat EL Elemi Általános Biztositó

EM Els ő Magyar Általános Biztositó Társaság EO Els ő Osztrák T ű zbiztositó Társaság ET Els ő Magyar Mez ő gazdasági T ű zkárbiztositó Társaság EX Excess Insurance Co. FE Fels ő E ő ri T ű zkár Elleni Biztositáó Társulat (I-II) Fels ő L ő i Kölcsönös T ű zkárbiztositó Társulat FN Fonciera Societate de Asigur ă ri Generale FO Foncière Általános Biztositó Intézet FP Foncière Pesti Biztositó Intézet FR Frankfurti Biztositó GA Gazdák Biztositó Szövetkezete GE Generala 1897 HA Hazai Általános Biztositó HB Herceg-Bosna HE Hermes Általános Biztositó HK Háromszékmegyei Kölcsönös T ű zkárbiztositó HN Hunnia Általános Biztositó HU Hungária Általános Biztositó HG Hungária Általános Biztositó Bank KA Katholikus Népszövetség Biztositó Osztálya KE Keleteurópai Általános Bizt. KI Kisbirtokosok Biztositó Intézete KK Kisküküll ő megyei Kölcsönös T ű zkárment ő Egylet KÖ Középeurópai Biztositó KP Kárpátia Mez ő gazdasági Szövetkezet LI Liverpool & London & Globe Insurance Co. Ltd FL

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LL

London & Lancashire Insurance Co. Ltd.

PB

Ph ő nix és Bécsi Egyesült Biztositó Pesti Biztositó Intézet Phönix Általános Biztositó Társaság Pénzintézetek Országos Biztositó

LP Lipcsei T ű zbiztositó Intézet MA Manes Magyar Német Svéd Biztositó MÁ Mercur Általános Biztositó MB Magyar Kölcsönös Biztositó Bank ME Mentor Biztositó MF Magyar-Franczia Biztositó MG Magyarország Biztositó mint szövetkezet MH Magyar-Hollandi Biztositó MI Minerva Általános Biztositó MK Marosszéki Kölcsönös T ű zbiztositó Egyesület MO Magyar Országos Biztositó Intézet MT Magyar T ű zoltók Kölcsönös T ű zbiztositó Szövetkezete NB North British & Mercantile Insurance Co. Ltd NE Nemzeti Biztositó Társaság NU Nuova Società Commerciale di Assicurazione OM Országos Magyar Kölcsönös Biztositó OE Osztrák Elemi Biztositó OF Osztrák-Francia Azienda OK Osztrák Kölcsönös T ű zkárbiztositó Intézet ÖT Önkéntes T ű zoltó Segély PÁ Pán Általános Biztositó

PE PH

PO

PR PT PV RÉ

Providentia Biztositó

Pátria Általános Biztositó Provincial Insurance Co. Ltd.

Révkomáromi Hajózási Biztositó Társaság RO Royal Exchange Assurance SE Securitas T ű zbiztositó SK Slovákia Általános Biztositó SL Slavija Jugoszláv Biztositó Bank SU Sun Fire Insurance SZ Szlovák Biztositó TI Tiszamelléki T ű zkárment ő Társaság TO Tolnamegyei Kölcsönös T ű zkárment ő Egyesület TS Tisza Biztositó és Jelzálogbank TU Turul Magyar Országos Biztositó Intézet UC Unio Catolica Kölcsönös Kárbiztositó VI Victoria T ű zbiztositó VT Victoria T ű zkárment ő Intézet WA Wiener Allianz TR Transsylvania Általámos Biztositó

Manuale delle targhe incendio in Ungheria Fabbricanti delle targhe

Nota: L'indicazione della stamperia è riportata sempre sulla parte inferiore della targa e può essere a sinistra (<), a destra (>), nel centro (><) oppure in parte a sinistra ed in parte a destra (<>). Spesso la stessa stamperia è descritta in modi diversi ed in questo caso, per distinguere, il loro numero è seguito da una lettera .

1a 1b 1c 1d 1e 1f 1g 1h

Cs.Kir.Szab. Pléhplakátgyár - Bruchsteiner és Fia Budapest

M ű intézet Bruchsteiner és Fia Budapest Bruchsteiner és Fia, Papír és Bádog, Budapest

Bruchsteiner és Fia, Budapest Bruchsteiner és Fia Budapest

Bruchsteiner és Fia

Bruchsteiner és Fia Lemez és Bádog, Budapest

Bruchsteiner és Fia Bpest

1i 1j

Bruchsteiner und Sohn Budapest

Bruchsteiner és Fia Papír és Bádog Bpest b (valószínüleg Bruchsteiner logo)

1k

1l

Bruchsteiner & Sohn «Budapest»

1m

Bruchsteiner és Fia - Papír és Bádog, Budapest

1n 1o 2a 2b 2c 3a 3b 3c 3d 3e

Bruchsteiner & Sohn Budapest Bruchsteiner et Fils Budapest

Magyar Fémlemez-Ipar R.T. Budapest Magy. Fémlemezipar R.T. Budapest Magyar Fémlemez-Ipar R.-T. Budapest

Müller és Fehér Budapest

Müller és Fehér

MÜFE TEL: 916-80 Müller és Fehér (logo)

MÜFE BPEST TEL: 91680

4

Lemezárúgyár

5a 5b

Blechw. Fabr. Umburg/L.

Deidruig - Blechw. Fabr. Umburg/L.

6

Fratii Mecher Timisoara Papier-Blechdruck ..... ?

7a 7b

Papier –u. Blechdruck-Industrie, Wien, XIX

8 LS 9 Druck F. Adametz Wien XVIII 10a D. Adler - Bratislava

10b Adler, Bratislava 10c Adler - Bratislava

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

11 12 13 14 15 16 17 18

Heine & Schreiber - Dresden N.

Sidon Lugoj

Graba ovy Zavodi, Podmokly

Szilágyi, Cluj.

M.G.B. (Metallo Globus - Brasov) Magy. Fémdobozm ű vek R.T. Gy ő r

Pacold Praha

GRYC A Co. BRNO HUSOVIVE

Manuale delle targhe incendio in Ungheria Le Schede Storiche delle Compagnie di Assicurazione

Qualche parola sulle schede storiche riassuntive delle singole

compagnie:

Nell’intestazione vengono riportati i nomi più comuni delle compagnie, con l’indicazione anche della sigla nella parte destra (questa sigla sarà utilizzata per la classificazione delle targhe). Ogni compagnia ha una sigla di due lettere, di cui la prima coincide con la lettera iniziale del nome della compagnia (l’unica eccezione sono le Assicurazioni Generali, cui abbiamo dato la sigla AG, mentre nel Manuale è classificato con il nome ungherese Triesti Általános Biztositó Társulat). Sulla scheda al primo rigo riportiamo il nome delle compagnia all’atto della sua fondazione, in caso di compagnie straniere all’atto dell’autorizzazione ad operare in Ungheria. Eventuali cambiamenti nel nome della ragione sociale vengono riportati sulla scheda. Nel rigo successivo a sinistra si trova la prima sede della compagnia e a destra le date di fondazione e di cessazione e dopo tra parentesi il periodo in cui la compagnia ha esercitato l’assicurazione incendio. Per le compagnie estere la prima sede in Ungheria, periodo di presenza e fra parentesi esercizio delle assicurazioni incendio. In caso di compagnie straniere questo rigo viene preceduto dalla prima sede all’estero e la data di fondazione. Segue la cronologia che riassume le date degli eventi più importanti che abbiamo ritenuto interessanti ed opportuno riportare per i collezionisti (fondazione, sede, autorizzazione, ritiro dell’autorizazione, cambiamento di ragione sociale o sede, incorporamento, fusione, cessazione di portafoglio, divieto all’attività, cessazione).

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Illustrazione delle targhe

Abbiamo dedicato una pagina separata per ogni singola targa in cui sono

riuniti i relativi dati tecnici e le eventuali note.

Anche sull’intestazione di queste pagine è riportato il nome più comune

della compagnia.

Sotto si trova l’illustrazione della targa in scala 1:0,40 rispetto all’originale. Il suo vantaggio è la percezione immediata delle sue misure. Se la targa è troppo grande per essere riportata in questa scala su una pagina formato A5, sotto la targa a destra viene riportata la scala usata in questo caso (es. 1:0,30) Sempre su questa pagine sono riportati i dati tecnici della targa, i cui vantaggi sono che non è necessario cercare questi dati su altre pagine e soprattutto che non è necessario usare abbreviazioni. Questi dati sono i seguenti:

• • • •

Numero di codice

Materiale

Dimensione in mm

Colori nel seguente ordine: colore di fondo, delle scritte, dei bordi, altro; in caso di targhe arrugginite, dove si possono vedere solo uno o due colori, l’ultimo colore è seguito da virgola che significa che vi sono anche altri colori non rilevati Retro: prevalentemente è nero ma possono essere anche altri colori, come pure stagnato (colore argento), ottonato (colore oro); normalmente le targhe di zinco, di ottone e di alluminio non hanno alcun trattamento ed in questo caso viene usata la parola „grezzo” (qualche volta lo stesso tipo di targa può avere trattamento diverso in caso di ristampa - p.es. nero e stagnato) Fabbricante: qui è indicata la stamperia, esattamente come si vede sulla targa, ivi compresi punti, virgole, lineette divisorie (vedi le sigle di queste stamperie e il loro posizionamento sulle pagine dei Fabbricanti delle targhe) Periodo: riguarda il periodo in cui è stato usata, che in gran parte è supposta in base al testo, materiale, tipo dei caratteri, stile; non sempre coincide con l’attività della compagnia nel ramo incendio. Note: questa voce è presente solo nel caso che la targa abbia bisogno di spiegazioni, p.es. evidenziare le differenze nel caso di sottotipi, in caso di targhe straniere senza testo ungherese, il luogo di ritrovamento ecc.

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

PARTE SISTEMATICA

Manuale delle targhe incendio in Ungheria Bibliografia co sultata

Assekuranz Jahrbuch, Gegründet 1880 von A. Ehrenzweig, 1880-1942 Wien Dr. Bogár János; T ű zkármegel ő zés, Budapest, évszám nélkül Brian, Wright, The British Fire Mark 1680-1879, Cambridge, 1982 Bulau, Alwin E., Footprints of Assurance, MacMillan, New York, 1953 Bulau, Alwin E., Addendum to Footprints of Assurance I-II, Published by the Fire Marks Circle of the Americas, 1975 Codice di Commercio Ungarico, Articolo di Legge XXXVII dell’anno 1875, traduzione ufficiale, Fiume, E. Mohovich, 1876 Compass, Finanzielles Jahrbuch für Österreich-Ungarn, Gegründet von Gustav Leonhardt, Wien, 1882-1918 Dr. Csabay Dezs ő : Általános biztositástan, Budapest, 1971 Csury Jen ő - Marosi Imre, A Magyar Biztositásügy története, Budapest, 1931 Die in- und ausländischen Privatversicherungs-Gesellschaften in Oesterreich- Ungarn im Jahre 1905-1917, von Bernhard Irányi, Wien Els ő Magyar Általános Biztositó Társaság 1857-1907, Budapest, 1908 Evenden, William L., Deutsche Versicherungs-Schilder, Karlsruhe, 1989 Fachini, E., Entstehung, Grundsätze und Entwicklung des Versicherungswesens in Oesterreich-Ungarn, Wien, 1888 Gede Márton, Keletr ő l jön a fény Állami Biztositó 1945-1975 (propagandairat) Kohári Gustav, Erinnerungen eines alten ungarischen Assureurs, Wien, 1906 (Separatausdruck aus der Österreichischen Revue) K ő váry, A magyar és osztrák megsz ű nt, m ű köd ő és keletkez ő biztositó társaságok története és statisztikai átnézete Kutasi Elemeér, A magyar biztositási ügy tíz éve 1919-1929, Budapest, BIOSZ, 1929 Österreichisch-Ungarischer Assekuranz-Kalender, 1876-1883, E. Fachini, Wien Platania, Vito: L’istituzione assicurativa in Ungheria ed il ruolo primario delle Generali, Trieste, 1992 Reich, Sigmund, Das Österr.-Ungar. Versicherungswesen im Jahre 1899-1910, Wien Triesti Általános Biztositó Társulat, A Generali és a biztosítási intézmény 100 éves története Magyarországon, Budapest, 1931 Új Magyar Központi Levéltár, Biztositó vállalatok anyaga, XXIL-L-2 Magyar Biztositási Évkönyvek 1898-1944 Magyar Biztositási Kompass 1933-1942 Országos Magyar Levéltár, II, P-Z, 192 old. D, Biztositó Intézetek

Manuale delle targhe incendio in Ungheria Ringraziamenti

Un particolare ringraziamento devo al mio amico László Iványi, senza la cui collaborazione questa iniziativa unica nel suo genere in Ungheria forse non poteva neanche nascere.

Roy Addis - South Croydon, Sussex, Great Britain Állami Biztositó - Budapest Allianz Elementar Versicherungs-AG - Wien, Österreich Danilo Battaglia - Udine, Italia Marco Bertini - Firenze, Italia Ornella Bonetta - Trieste, Italia Marina Bonomelli - Milano, Italia Giorgio Casari - Udine, Italia, Enrico Celesti - Petrignano di Assisi, Italia Paolo Ciana - Trieste, Italia Chartered Insurance Institute - London, Great Britain Dani István - Budapest Claudia Di Battista - Milano William L. Evenden - Lantana, FL, USA Franco Fiorini - Palazzo d’Assisi, Italia La Fondiaria Assicurazioni - Firenze, Italia Roberto Fontanella - Firenze, Italia Adriano Galli - Nonio, Italia Géher Ferenc - Budapest Generali Budapest - Budapest Johann Hanslik - Wien, Österreich Historical Society Museum - St. Louis, USA Historisches Archiv der Generali Gruppe - Wien Iványi László - Dunaharaszti Lendvai Kurdin Éva† - Budapest Alberto Loda - Milano Francesco Mansutti - Milano, Italia Werner Mort† - USA Münchener Allianz - München, Deutschland Nagy Dorottya - Budapest Nagy Vilmos - Budapest Obendorfer Árpád - Budapest Alessandro Paglia - Venezia, Italia

André Peetermans - Poing, Deutschland Trevor Petch - London, Great Britain Giulio Ripanti - Ancona

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Riunione Adriatica di Sicurtà - Trieste, Italia Marita Roloff - Wien, Österreich Manel Ruiz Labrador - Puigcedra, España Saphier Dezs ő - Budapest Szemere Dalma - Budapest Umberto Tanchis - Oderzo, Italia Vágó Zsolt† - Budapest Gianluca Vettorato - Milano, Italia

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

AGRONOMUL

Numero di codice: AU 1 Materiale: latta Dimensioni: 188x130 mm Colori: blu scuro, giallo

Retro: verde Fabbricante: Periodo: 1920-1944

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

AGRONOMUL

Numero di codice: AU 2 Materiale: latta Dimensioni: Colori: Retro: Fabbricante: Periodo: 1920-1944

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

AGRONOMUL

Numero di codice: AU 3 Materiale: latta Dimensioni: 193x126 mm Colori: blu, giallo crema Retro: Fabbricante: Periodo: 1920-1944

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

AGRONOMUL

Numero di codice: AU 4 Materiale: ferro smaltato Dimensioni: 190x126 mm Colori: blu, bianco Retro: Fabbricante: Periodo: 1920-1944

Manuale delle targhe incendio in Ungheria

AGRONOMUL

Numero di codice: AU 5 Materiale: latta Dimensioni: 188x126 mm Colori: blu, giallo crema Retro: Fabbricante: Periodo: 1920-1944

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