Nuts for Life

Il seme oleoso, più nutriente in assoluto, nasce da una pianta tenace e bella, capace di nutrirsi di molto poco per dare in cambio incredibilmente tanto. L’albero del pistacchio infatti può mettere radici tra le rocce, con una presenza minima di terra e arrivare comunque a raggiungere i 10-12 metri di altezza offrendo i suoi preziosi frutti, e quindi semi, fino a ottobre a partire già da aprile. I fiori della pistacia vera possono essere, per ogni singola pianta, esclusivamente maschili o femminili, per questo l’impollinazione ha bisogno di un tramite, e il tramite è il vento. Le asperità del terreno e il clima torrido non rappresentano una minaccia per questa pianta che sembra esprimere l’anima millenaria della sua terra di origine, l’Iran.

· Patricia De Croce ·

Pistacchio iraniano: il seme figlio del vento

Le mille e una proprietà del seme persiano

Il pistacchio iraniano sorprende per la ricchezza nutritiva che offre, così come la sua terra incanta per il patrimonio storico e culturale che custodisce nonostante le avversità storiche e politiche attraversate nei millenni. Il legame tra i due è naturalmente nella cucina tipica di questo paese che vede il pistacchio presente in molte ri- cette, sia dolci sia salate. Sotto forma di granella o in lamelle, il pistacchio contri- buisce a dare alle ricette il sapore tipico di un paese che co- nosce il pistacchio e le sue virtù sin da tempi antichissimi. Dalla Regina di Saba a Giacobbe, fino ad Avicenna tutte le testimonianze scritte riconoscono a questo seme un valore di pregio che gli studi più recenti hanno legato alle sue proprietà nutritive e anche curative. Basterebbe fermarsi alla quantità di proteine - 20 grammi su cento - per sapere che questo seme arriva addirittura a pareggiare la carne in fatto di capacità di contribuire allo sviluppo e al mantenimento di organi e muscoli. Ma il pistacchio iraniano non si ferma qui, perché anche le fibre non mancano, ma anzi abbondano: addirittura 10

grammi ogni cento. Una quantità degna di frutta e ver- dure fresche. Questo fa del pistacchio un alimento strategico anche per chi vuole perdere peso senza perdere i nutrienti di una dieta completa e bilanciata. L’alta presenza di fibre, solu- bili e insolubili, infatti aiuta l’eliminazione dei carboidra- ti e dei grassi evitandone l’assorbimento da parte dell’or- ganismo e dando anche un appagante senso di sazietà. E se non bastasse, la ricchezza del pistacchio sta an- che nei suoi micronutrienti. Tra i minerali, per esempio, troviamo calcio, zinco, fosforo, ferro e po- tassio. Le vitamine dalla A alla C passando per quel- le del gruppo B ci sono tutte. Anche i polifenoli, con le loro proprietà antiossidanti, sono presenti. Dal lato più strettamente curativo, grazie al mix di ma- cro e micro nutrienti, il pistacchio è un valido aiuto per colesterolo e diabete. La particolare composizione dei grassi e l’alta presenza di grassi monoinsaturi favorisce l’abbassamento del colesterolo nel sangue e aiuta a rego- larizzare la glicemia.

i pistacchi hanno un’alta percentuale di grassi, tuttavia il 90% dei lipidi che contengono sono insaturi per cui non aumentano il peso corporeo ma forniscono nutrimenti preziosi.

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