Nuts for Life

Prima di abbracciare la Persia immergendovi nelle sue at- mosfere più autentiche, Kashan è il luogo ideale per incon- trare altri esempi di architettura persiana moderna, co- struiti in tempi relativamente recenti, mentre si raggiunge il più antico giardino dell’Iran, il giardino di Fin. Parte del complesso chiamato Giardino Persiano, è riconosciuto come sito Unesco e preannuncia una delle caratteristiche dei più importanti edifici persiani: il giardino appunto. Le origini dei giardini persiani risalgono al sesto secolo a.C., agli albori dell’impero di Ciro il Grande. Ma più probabilmente fanno capo a quello che è il giardino per antonomasia, il biblico Giardino dell’Eden, che recenti studi hanno collocato sul territorio persiano.

Spostandoci verso il centro dell’Iran raggiungiamo un’in- tera città patrimonio dell’Unesco: Yazd. La straordinarietà di Yazd sta nel suo essere una delle città più antiche del mondo. Costruita tra due deserti, l’archi- tettura cittadina è il risultato di un adattamento continuo al deserto circostante e ai diversi periodi dell’impero, con edifici costruiti in argilla e paglia nella parte vecchia della città. L’artigianato è di prima qualità e comprare tessuti in seta qui, sulla via della seta, è quasi d’obbligo. In un viaggio in Iran che si rispetti non si può resistere al richiamo delle atmosfere da mille e una notte che offre la città di Shiraz. Tra le sue strade e i suoi edifici si può ammirare l’influenza araba che dal lV secolo d.C. ha caratterizzato l’Iran.

Il bastani è il moderno gelato iraniano allo zafferano, “discendente” di un’antica ricetta risalente al 400 a. C. ideata da un gruppo di ingegneri: la sharbat, una bibita rinfrescante, antenata del più “ricco” gelato. Ricetta bastani - Gelato allo zafferano con acqua di rose e pistacchi

Ingredienti: _6 tuorli d’uovo

_250 ml di latte intero _250 ml di panna liquida

_135 g di zucchero _10 g di pistacchi

_30 ml di acqua bollente _10 ml di acqua di rose _2,5 g di pistilli di zafferano _un pizzico di zucchero _petali di rosa essiccati

Riconoscimento editoriale: / Shutterstock.com

Pestare i pistilli e il pizzico di zucchero quindi aggiungerli all’acqua bollente e lasciarli in ammollo. Tostare i pistacchi in una padella a fuoco basso per uno o due minuti e tenere da parte. Scaldare il latte a fuoco basso, togliere dal fuoco all’ebollizione e tenere da parte. Mescolare tuorli d’uovo e zucchero fino ad ottenere una crema morbida e spumosa. Aggiungere il latte alla crema continuando a mescolare per non far impazzire la crema. Versare il compo- sto in una pentola capiente e far cuocere a fuoco molto basso, avendo cura di girarla sempre, fino a ottenere una crema molto densa. Quindi togliere la crema dal fuoco e aggiungere l’acqua di rose e l’acqua con lo zafferano. Con un setaccio colare il tutto e lasciar raffreddare a temperatura ambiente. Montare la panna, aggiungerla alla crema e mettere in frigorifero per almeno 30 minuti. Passati i trenta minuti inserire l’impasto in una macchina per gelato. A metà della lavorazione aggiungere i pistacchi. Quindi terminare la lavorazione e inserire in congelatore per un paio d’ore. Servire il bastani decorandolo con il resto della granella di pistacchi e i petali di rose essiccati.

I persiani hanno l’abitudine di mangiare i dolci in vari momenti del pasto. Erodoto scrive così: “Mangiano pochi piatti principali ma molti dolci, non tutti serviti allo stesso momento… “.

Dove mangiare

La moschea Nasir ol-Molk è una testimonianza imper- dibile di questa cultura. Visitandola all’alba si assiste al sorprendente gioco di luci creato dal sole che si riflet- te all’interno nei mille colori delle splendide vetrate. Anche il Bazar di Shiraz richiede una visita sia per la varie- tà di merci che si possono trovare sia per l’atmosfera friz- zante, fatta di un’alternanza di caos e pace, di venditori incalliti e di rilassanti piazzette ornate da fiori. Ma come non fare tappa anche a Isfahan per la piazza “Metà del Mondo”? A Pasargade per la tomba del dei re? A Tabriz per lo storico mercato coperto? E a Bam per la sua inespugnabile fortezza? La domanda è retorica e la rispo- sta è una visita ad ognuno di questi siti UNESCO. A questo punto tocca a Persepoli essere visitata. La maesto- sa città fondata da Dario l, ora sito archeologico patrimonio dell’umanità, fu una delle cinque capitali dell’impero ache- menide, quella destinata ad essere la residenza dei gover- nanti dell’impero. L’attacco di Alessandro Magno non ne

ha scalfito il potente fascino che ancora oggi avvolge ciò che resta degli antichi palazzi reali: le scalinate, i parapetti, le indomite colonne e i bassorilievi che rievocano gloriose bat- taglie. Un’ultima tappa nell’antichità, suggestiva per motivi diversi da quelli di Persepoli è il sito Unesco di Maymand. Si tratta di uno dei primi villaggi costruiti in Iran e risale a niente meno che a 12000 anni fa. Un’epoca da vertigine. Tornare alla contemporaneità dopo un tale viaggio nel tem- po sarebbe quasi un affronto e per evitarlo ci viene incontro il deserto. Quale posto migliore per tenersi sospesi, nel tempo e nello spazio, prima di riatterrare nel presente? Inoltrarsi tra le alte dune di Dasht-e Lut - il deserto iraniano patrimonio Unesco - sapendo che fa registrare le temperature più alte del mondo provoca un certo brivido, e non certamente di freddo. E se sopraggiungesse la fame di fronte alla più alta pira- mide di sabbia del mondo? Con un’abbondante scorta di pistacchi nessun deserto sarà troppo arido...

Dove dormire Se una delle vostre mete è il deserto, restate a dormire in tenda. Il tramonto tra le rocce deserti- che e la notte sotto il cielo stellato sono il posto più suggestivo che si possa consigliare in tutto l’Iran, ma bisogna essere amanti del genere!

Shapouri House, è il raffinato ristorante in uno dei palazzi signorili della città di Shiraz. Con meno di 10 euro potrete gustare il buon cibo tipico e la romantica vista sull’incantevole giardino.

i pistacchi sono ricchi di fosforo, un minerale che contribuisce ad accrescere la tolleranza al glucosio. per questo motivo la loro assunzione è stata valutata come una possibile alleata nella prevenzione del diabete di tipo 2.

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