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E-GOVERNMENT

L’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) partecipa al’ « eGovernment Svizzera» «eGovernment svizzera» è l’organizza- zione della Confederazione, dei cantoni e dei comuni che si occupa di diffon- dere i servizi elettronici della pubblica Amministrazione. Dirige, pianifica e coordina le attività congiunte di E-go- vernment dei tre livelli statali. Confede- razione, cantoni e comuni perseguono una strategia comune. Anche l’ACS fa parte dell’organizzazione. I suoi rappre- sentanti all’interno del comitato diret- tivo sono BeatTinner, presidente comu- nale diWartau (SG), e Peter Bernasconi, ex presidente comunale di Worb (BE) ed ex membro del consiglio direttivo dell’ACS. Peter Scholl, segretario comu- nale di Moosseedorf (BE), rappresenta gli interessi comunali in seno al comi- tato di pianificazione. Per BeatTinner è chiaro che «l’E-government inizia a li- vello comunale». Questo potenziale va sfruttato per la politica e l’Amministra- zione e il canale elettronico deve essere offerto per le transazioni commerciali. Ciascun comune dovrebbe adattare l’offerta online concreta in base ai pro- pri punti chiave. Secondo BeatTinner è importante che le attività all’interno del Cantone siano coordinate con i comuni. «Tuttavia, ciò significa che le infrastrut- ture nazionali e i moduli di base come l’identità elettronica devono essere fru- ibili in tutta la Svizzera. Per questo serve la cooperazione tra tutti i livelli statali.» Oltre alla cooperazione a livello strate- gico, Peter Bernasconi cita un altro fat- tore importante: la cooperazione tra organi amministrativi e l’ulteriore svi- luppo dei servizi statali. «Un vero e pro- prio valore aggiunto si ha solo se i pro- cessi amministrativi esistenti sono rivalutati in un’ottica prospettica com- plessiva e, se necessario, ridefiniti.» Oggi non basta offrire un servizio ana- logico per via elettronica. Per questo motivo, eGovernment Svizzera pro- muove anche la cooperazione tra le autorità amministrative nell’ambito del piano prioritario e tramite diverse ini- ziative. Attualmente, a livello federale si sta va- lutando se alla Confederazione serve una nuova base legale per attuare in yyyxmodo più efficace e vincolante l’e-government. Nel contesto della con- sultazione in corso, l’ACS ha chiesto un www.egovernment.ch I rappresentanti dell’ACS nell’orga- nizzazione eGovern- ment Svizzera: Beat Tinner, Peter Berna- sconi und Peter Scholl (della sini- stra). Fotos: mad

approccio pragmatico basato sulla co- operazione in essere. «Non ci oppo- niamo per partito preso a un maggiore impegno», afferma Christoph Nieder- berger, direttore dell’ACS. Tuttavia, si dovrebbero porre alcune condizioni. Non dovrebbe succedere che alla fine «la Confederazione comanda e i co- muni pagano». Christoph Niederberger considera quello del cantone di San Gallo, che vanta un comitato coopera- tivo e-government, composto in parti uguali da rappresentanti dei comuni e dei cantoni, come un modello in grado di scambiare competenze e stabilire standard. Questo sì che è un buon esempio di percorso comune.

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rantire che le soluzioni di e-government siano più facilmente trasferibili da un comune all’altro e che gli investimenti possano quindi beneficiare di un soste- gno più ampio. L’impegno è stato pre- miato: nel comunicato stampa del Con- siglio federale del 14 novembre 2018 sulla nuova Strategia di e-government Svizzera 2020-2023, il Governo sottoli- nea quattro settori d’intervento chiave nell’ambito dei quali si devono avviare attività per la digitalizzazione dell’Ammi- nistrazione in Svizzera: «interazione e

partecipazione», «servizi di base e infra- strutture», «organizzazione e basi legali» e «fiducia e conoscenza». Per lo svi- luppo del piano di attuazione 2020-2023, eE-government Svizzera definirà le mi- sure necessarie in questi settori d’inter- vento.

Magdalena Meyer-Wiesmann, responsabile di progetto ACS

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COMUNE SVIZZERO 1/2 l 2019

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