myTESCOMA 2/2018

D

al Tiramisù Day al giorno della lentezza, passando per la giornata della pizza; solo nel mese di maggio si contano più di 80 ricorrenze da festeggiare, non tutte ufficiali ovviamente. Vi sarà sicuramente capitato, collegandovi al vostro social preferito o ascoltando la radio, di venire a conoscenza della celebra- zione di una “giornata mondiale di...” praticamente qualsiasi cosa, perché se ne contano più di 250 in un anno. In sostanza, non passa un giorno che non se ne festeggi una e a volte si accavallano pure, e poi ci sono anche quelle “contro” qualcosa. Le giornate mondiali nascono in origine con lo scopo di attirare l’attenzione su tematiche specifiche e sensibilizzare le persone. Sulla loro efficacia non si discute, ora però si festeggia di tutto. È necessario? Ci sono pareri discordanti e dibattiti aperti sulla questione, sul fatto che in questo modo si vanifichi il vero significato, che dietro ci siano operazioni di marke- ting e aziende che ci lucrano, insomma la corrente è prevalentemente negativa. Non lo capisco: io le trovo divertenti, simpatiche, un modo come un altro per focalizzare la mente per 10 minuti al giorno, non credo di più, su un pensiero che magari non avremmo avuto. Non è che tutto debba servire a qualcosa nella vita per intenderci, ci possiamo permet- tere anche un po’ di leggerezza ogni tanto. “Il Nutella day è un’operazione commerciale”: la famosa crema spalmabile si vende comunque anche senza un giorno per celebrarla, vero è, che è un alimento che appassiona tantissimi fedeli consumatori e non ci vedo nulla di male a scambiarsi ricette, frasi e suggerimenti di utilizzo. San Valentino si festeggia da sempre, i fioristi fanno l’incasso dell’anno, ma vedere i negozi pieni di cuori e tanto rosso in giro, è una cosa che fa bene all’umore di tutti, non solo degli innamorati. Abbiamo bisogno di cele- brare la giornata della felicità per essere felici? Certo che no, però il 20 di marzo quando ci siamo svegliati e forse siamo scesi dal letto con il piede sbagliato o con un piccolo peso del quale avremmo fatto volentieri a meno, a sentir parlare di felicità ovunque ad oltranza, non ci avrà fatto sentire un pochino meglio? Ve lo raccontiamo anche a pag. 40, in una storia che sembra incredibile e forse lo è, ma che ci insegna ad ascoltarci e a non arrenderci. Anche i super appassionati della griglia, quelli per i quali il fuoco è uno stile di vita, non un semplice metodo di cottura, quelli che conoscono alla perfezione tempi e tipologie di legno ideali, che sulla brace preparano anche la pizza, hanno a fine maggio la loro giornata mondiale per festeggiare. Si stanno organizzando raduni e competizioni all’ultimo spiedino... nulla è lasciato al caso, nemmeno la direzione del vento... e se volessimo partecipare anche noi che proprio così invasati non siamo, ma che di una bella giornata di sole approfitteremmo volentieri per cu- cinare all’aperto? La soluzione ce la trova Francesca a pag. 18, un pratico barbecue che si accende in 5 minuti, facile da gestire e poi da pulire, perché cuocere alla griglia non è una prerogativa maschile, sappiatelo... e soprattutto accon- tenta tutti i regimi alimentari, incluso quello vegano. A pag. 38 ci siamo chiesti se fosse possibile rinunciare agli alimenti non tollerati da questa dieta pur mantenendo il gusto, e la risposta la trovate proprio nella ricetta degli spiedini “non carnivori” da mettere tranquilla- mente sulla griglia. Ovviamente anche i vegani hanno la loro giornata mon- diale, il 1° novembre, così come i vegetariani e i crudisti, e poi ce n’è una importantissima sull’alimentazione e l’agricoltura istituita dall’ONU per ricordarci di scegliere quotidiana- mente prodotti sani e nutrienti, realizzati secondo metodi etici e rispettosi dell’ambiente. Questo per dire che credo si possa tranquillamente divertirsi commentando chi nel giorno del tiramisù sostiene che la ricetta originale sia solo con i savoiardi, senza che questo signi- fichi perdere di vista o sminuire le grandi giornate dedicate alla solidarietà, ai temi sociali o ambientali; nel frattempo aspettiamo che qualcuno si decida a lanciare la giornata degli utensili per pasticceria... noi ne avremmo da dire!

EDITORIALE

CHI È NICOLETTA ABENI

Lavora da sempre con passione nel mondo dei casalinghi, oggi dedicandosi soprattutto al marketing e alla comunicazione a tutto tondo. Ha quattro figli e incredibilmente trova anche il tempo di cucinare, e bene! Fra le sue ricette migliori, i savoiardi fatti in casa…

DI STAGIONE Quanta verità c’è

in un proverbio? Se è vero che “il ravanello fa il viso bello”, quest’estate noi lo mangeremo in tutte le salse!

PAGINA 26

CHI È FRANCESCA CORNA PELLEGRINI

CHI È CHIARA PELATI Grande sostenitrice del

CHI È ROSSELLA FERRARI Disponibile e collaborativa nella vita privata e sul lavoro; tranquilla e gentile, diventa caparbia e determinata se ne- cessario. Adora la montagna e la sensazione che si ha quando si conquista la vetta.

CHI È SIMONE BELLERI

Catapultato in un ufficio di sole donne, per ora è ancora sano di mente, ma merita tutta la solidarietà possibile. Appassionato di musica e sport, ci darà il punto di vista maschile che ci mancava!

Ha conosciuto il vero Principe Azzurro da quando è diventata mamma, tanto che ora ne ha due! Ogni giorno lotta per conciliare famiglia, lavoro ed amicizie. A volte ci riesce.

“disordine creativo”, calma ed equilibrata... in questo l’aiuta il sacco da boxe. Single convinta (?) con i cavalli nel cuore e le merendine nel cassetto della scrivania.

Made with FlippingBook - Online Brochure Maker