I BONACOSSA

Composizione del filo di seta: Fibroina 63,10%, Sericina 22,58%, Sostanze minerali 1,12%, Acqua 12,50%, Materie grasse 0,14%, Coloranti 0,56%.

Composizione chimica della seta:

Fibroina: sostanza proteica formata da Aminoacidi: Glicina- Alanina-Serina-Tirosina.

Nella Sericina variano solo le percentuali degli aminoacidi.

Le operazioni della lavorazione della seta sono principalmente tre:

o La trattura (macerazione)—Scopinatura=ricerca del capo-filo del bozzolo a mezzo di spazzole (alle spazzole rimaneva una quantità di bava ingarbugliata (detta “Strusa” che rappresenta una materia dei Cascami, la più pregiata); o La torcitura; o La filatura

Due quelle intermedie: la incannatura e la binatura prima della torcitura

I bozzoli essiccati venivano posti in bacinelle con acqua mantenuta calda (50/60) gradi da un fornelletto a legna per effettuare la trattura, detto comunemente “Cavar la seta dai bozzoli” . Anche questa operazione veniva effettuata per secoli non solo nelle filande ma anche nelle abitazioni rurali in modo empirico. I bachi morti erano denominati gallette . Quindi le acque usate e le gallette (che imputridivano) venivano gettate nei fossi, nelle rogge della città, procurando miasmi, fetori insopportabili e dannosi per la salute della popolazione. Vigevano nell’800 non era una città come la vedremmo ora ma era molto simile alla Londra di Charles Dickens dove la miseria imperava e non vi erano nozioni e attenzioni per l’igiene. Secondo una stima del tempo basata sulle registrazioni delle varie attività cittadine, quasi ogni abitante di Vigevano, e d’intorni si adoperava per l’allevamento dei bachi da seta, che contribuiva al bilancio famigliare. Questi allevamenti empirici, erano distribuiti in locali della casa, avendo la necessità di mantenere costante la temperatura, evitando l’umidità che poteva danneggiare la cultura. Di conseguenza venivano adibiti all’uso: la camera da letto, parte della cucina, sottraendo spazio alle persone, producendo scarti maleodoranti e infetti soprattutto nei mesi caldi che erano più indicati per la coltivazione. Il periodo andava da Primavera/Estate/Autunno se era caldo. Rendita dei bozzoli: 250 Kilogrammi di bozzoli freschi equivalgono a Kg.100 di bozzoli secchi e corrispondono a Kg.25/35 di seta greggia. La resa è del 10/14 %. Non vi erano leggi a regolamentare questa attività che divenne veicolo d’infezioni per la popolazione. Per questo motivo nella seduta del Tribunale della Sanità del 25 giugno 1757 nella Sala del Palazzo Pretorio, il Dottore protofisico Abramo Ardizzi ordina ai negozianti di provvedere allo smaltimento degli scarti di lavorazione: in debite cisterne l’acqua delle caldaie di trattura e per

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