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Manuale delle targhe incendio in Ungheria

Dopo le elezioni del 1947 questa fiducia è ben presto sfiorita. Il piano economico triennale ha nazionalizzato le banche ed ogni altre impresa in cui le banche avessero una partecipazione del 20% o superiore. Così sono state nazionalizzate la Prima Ungherese, con tutte le sue affiliate (Hazai, Ungaro- Olandese, Kisgazdák (Piccoli Proprietari), Mutua Ungherese Bestiame, Pannonia Riassicurazioni, la Gazdák (Proprietari Agricoli) e affiliate (Prima Cristiana e Budapest Riassicurazioni). Diverso trattamento è stato riservato alla Providentia, in cui era forte la partecipazione tedesca divenuta sovietica. Nel 1949 finisce il periodo di transizione ed inizia lo smantellamento della proprietà privata e tutte le imprese private passarono sotto la gestione dello Istituto Centrale Finanziaro (Pénzintézeti Központ). La loro liquidazione sarà completata nel 1952. Così finiscono la loro attività in Ungheria le Generali di Trieste e la sua affiliata Centroeuropea-Minerva, l’Adriatica pure di Trieste con le sue affiliate Foncière Általános, Infortuni Internazionali, Astra e Anglo-Danubian Lloyd (che nel 1940 è diventata Danubia). Nel maggio del 1949 nasce la compagnia di Stato Állami Biztositó, che con effetto retroattivo dal 1° gennaio incorpora tutte le compagnie private rimaste, ivi comprese quelle sotto la gestione dell’Istituto Centrale della Finanza. Con ciò si realizzò il monopolio di Stato dell’assicurazione ungherese. Malgrado il monopolio, la Állami Biztositó non aveva vita facile. Ogni impresa aveva le sue regole, diversi metodi di lavoro, diversi tipi di polizze, differenze nei compiti dei dipendenti, e nel loro inquadramento. Era impossibile creare un denominatore comune. Ha contribuito poi alla diffidenza della popolazione non solo il fatto di trovarsi di fronte ad una unica impresa in situazione di monopolio, ma anche l’inflazione, che ha annientato le riserve finanziare delle imprese. Per venire incontro all’assicuratore, lo Stato ha introdotto l’assicurazione obbligatoria incendio e grandine estesa a tutti i settori con esclusione dei patrimoni dello Stato. A questo punto la Állami Biztositó è diventata un semplice esattore, senza che gli assicurati avessero alcun documento in mano (polizza, valori assicurati, descrizione delle cose assicurate ecc.). Dopo la rivoluzione del 1956, tra i primi decreti del governo Kádár figurava l’abolizione dell’assicurazione obbligatoria, nella speranza di conquistare le simpatie dell’opinione pubblica. Possiamo affermare che la vera storia della Állami Biztositó inizia qui. Si trasforma gradualmente da un semplice ufficio burocratico di esattoria in imprenditore vero, cercando di seguire le novità occidentali introducendo delle forme di polizze globali in varie versioni a scelta del cliente. Il successo poi fu assicurato dal fatto che furono assunti dei procacciatori di affari, cui venivano corrisposte le provvigioni (in quel regime e in quel periodo pagare provvigioni a intermediari era considerata una bestemmia). Nel 1959 è stata introdotta

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