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Manuale delle targhe incendio in Ungheria

l’assicurazione obbligatoria responsabilità civile auto. Nel 1968 il governo ha introdotto il „nuovo meccanismo economico” di spirito liberale che ha portato ulteriori miglioramenti nella politica e portafoglio della Állami Biztositó. È stato abolito il divieto di assicurare i beni di Stato, che ha sollevato anche lo Stato dal pagare i danni a carico dell’erario, mentre per l’assicuratore si sono aperte grandi opportunità. Si sono rivitalizzate le relazioni economiche con gli Stati occidentali, sono nati i primi trattati di riassicurazione con assicuratori occidentali. Però le riforme iniziate con il nuovo meccanismo economico dovevano essere ben presto stroncate per l’opposizione dell’Unione Sovietica. Gli anni ottanta hanno portato cambiamenti impetuosi nell’Europa Orientale e l’Ungheria ne sarà attore principale. L’economia pianificata ormai in crisi cerca di salvare il salvabile. L’insostenibilità del monopolio statale dell’assicurazione induce il governo nel 1986 a fondare una seconda compagnia di Stato, la Hungária, dividendo salomonicamente in due il portafoglio della Állami Biztositó. Infine, il colpo di grazia all’economia pianificata è stato dato dalla legge sulle società nel 1988, che ha autorizzato la formazione di società private ungheresi, miste e addirittura la costituzione di società straniere. Appena due anni dopo il 75% della stessa Állami Biztositó viene comprata dalla Aegon olandese. Non è facile stabilire l’età delle targhe, in particolare quando si tratta di targhe arrugginite, senza colori, che possono essere giudicate esclusivamente dalle parti in rilievo visibili. Punto di partenza: in quale periodo ha operato l’impresa come assicuratore incendio. Anche il materiale può aiutare a determinare il periodo: le targhe di ferro, di rame, di ottone e di zinco erano in uso soprattutto fino alla prima guerra mondiale, sono più recenti quelle di ferro smaltato, latta e per ultimo quelle di alluminio. Anche il testo con il nome della compagnia (molte imprese hanno cambiato ragione sociale durante la loro esistenza), il tipo dei caratteri, lo stile dei fregi e decorazioni ci possono aiutare, anche se raramente si può stabilire un periodo di uso preciso. Qualche parola sulla qualità delle targhe: le vecchie targhe di rame, ottone e zinco si conservano meglio di quelle più moderne di latta e di alluminio. Le targhe esposte per molti anni alle intemperie si rovinano prima di quelle inchiodate sotto balconi o cornicioni. Una difesa inattesa ricevono spesso le targhe sovrapitturate (che purtroppo spesso non è facile ripulire) oppure quelle su cui sono state inchiodate altre targhe. Le targhe di ferro smaltato resistono bene al tempo, ma dopo molti anni è raro che rimangano senza lesioni. La maggior parte Le condizioni delle targhe L’età delle targhe

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