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L’Amico del Popolo 2 GENNAIO 2014 - N. 1

Agordino

RIVAMONTE «RIVA NADAL» Un chilometro di via che si percorre lenti

Che festa, «Riva Nadal»!

RIVAMONTE - La gente passeggia per «Riva Nadal».

Un chilometro di via che si percorre lentamente perché saluti un amico e ne trovi un altro che ti batte sulla spalla, fai un augurio e stringi una mano, due, tre. Gente che non si vedeva da un po’ si ritrova e si racconta. Intanto i volontari girano, è dalle 6.30 che sono at- tivi, senza contare i preparativi: c’è da prendere altro vino, c’è da andare a portare il panino all’espositore solo, c’è da raccogliere i moduli di partecipazione e verificare che tutto fili liscio, c’è da pregare che non piova... Sarebbe un peccato che il lavoro di quattro mesi di impegno andasse in fumo per due gocce. Quattro mesi di idee nuove perché non si può rimanere ancorati a formule fisse: e allora ecco il bus navetta gratuito che ha fatto la spola tra Agordo e Rivamonte, ecco le fusioni di bronzo del Gruppo archeologico agordino Arca, ecco il gioco del Gruppo giovani «I Riva Insie- me», ecco la mostra di quadri sull’inverno esposti al bar Al Molin. Quattro mesi di crucci, di carte, di contatti, di dubbi, di arrabbiature. Per cosa? Per il piacere di stare assieme, di condividere ciascuno le proprie capacità. Per avere infine la soddisfazione di vedere un paese di poco più di 600 anime vivere una giornata speciale; di vedere che tanti residenti capiscono questo spirito e lo fanno proprio, aprendo le case agli espositori, mettendosi a disposizione per un tè caldo o qualunque necessità, addobbando i poggioli, realizzando tanti splendidi presepi a bordo strada; di vedere gli operatori economici (che hanno sponso- rizzato la manifestazione) lavorare intensamente, farsi conoscere. In tempi in cui le istituzioni regionali e statali so- no lontane anni luce dalla vita delle piccole realtà di montagna, ignorano dove siano i paesi come Ri- vamonte, non toccano i problemi della gente, degli operatori economici, delle scuole, del turismo, della sanità. In tempi come questi le comunità possono solo conta- re su se stesse. Ma devono restare unite. A Rivamonte come negli altri paesi della vallata agordina. E i paesi uniti fra loro. Solo così saranno possibili tanti altri «Riva Nadal»: un esempio concreto da esportare e imitare. L.S.

RIVAMONTE - Pienone anche quest’anno per «Riva Nadal», la manifestazione che propone «I mercatini dei canòp».

Vetrina per mostrare il frutto dei propri hobby e del- la propria abilità. Momento di incontro per la gente. Oc- casione per lo scambio degli auguri natalizi. Promozione turistica di un piccolo paese di montagna. Collaborazione tra gli inossidabili volontari delle associazioni che credono ancora possibile lavorare disinteressatamente per la propria realtà. «Riva Nadàl. I mercatini dei Canòp», la manifestazione svoltasi a Rivamonte domenica 22 di- cembre, è un po’ tutto que- sto messo insieme, una torta con ormai quattro candeli- ne, lievitata di anno in an- no, fino a diventare a detta di molti una delle più buone dell’inverno agordino. I numeri, d’altronde, par- lano da soli. Quest’anno, lungo la via del centro stori- co, quella che corre a monte della provinciale che colle- ga Agordo a Gosaldo, hanno trovato posto circa 80 espo- sitori che hanno allestito i loro banchetti o all’interno di vecchie stalle e fienili, o negli anfratti delle case o sotto a gazebo collocati a bordo strada. Cosa esponevano? Di tut- to. Oggettistica natalizia, prodotti in stoffa, piccole lavorazioni in legno, in fer- ro, in ceramica. A far la differenza è stata certo la varietà disponibile, ma soprattutto la qualità. Chi di mercatini se ne intende e, da Innsbruck a Merano, da Trento a Lienz, li ha girati pressoché tutti, ha messo in evidenza co- me a Rivamonte ci fossero hobbysti e artigiani di gran- de abilità e come i prodotti esposti non fossero quelli realizzati in serie, ma cura- ti uno a uno dalle mani di bravissimi, quanto discreti, artisti. L’apprezzamento del pub- blico era già stato grande nel 2012 con circa 4 mila presenze. Un numero che, secondo i volontari della protezione ci- vile di Rivamonte e Voltago, chiamati a vigilare sul traf- fico, quest’anno è addirittu- ra aumentato nonostante la

giornata non perfetta da un punto di vista atmosferico. In particolar modo dalle 14.30 alle 18.30 la via si è riempita di Agordini, di Bel- lunesi, di Feltrini e anche di turisti già arrivati in zona. Crocchi di persone si pote- vano vedere davanti ai tanti

banchetti (anche a quelli ap- pena fuori dall’asse princi- pale), ai chioschi delle asso- ciazioni a bere un bicchiere di tè o di vin brulè o una tazza di cioccolata, davanti a Babbo Natale, al pastore e all’asinello, nel bel mezzo della strada ad ammirare

le esibizioni musicali degli zampognari (che, al mat- tino, hanno accompagnato pure la Messa nella parroc- chiale, con l’apprezzamento del parroco don Fabiano e dei fedeli), dei Tirataie, della banda, del coro dei bambini. Loris Santomaso

RIVAMONTE - Sulle bancarelle artigianato di grande qualità.

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