officeautomation-febbraio2013

Red Hat: libertà e flessibilità

Testimonianze di valore Linux e il software open-source sono ormai diventati mainstream: sono infatti sempre di più le organizzazioni grandi e complesse che scelgono questo modello per i propri sistemi mission critical, come testimoniano, ad esempio, i progetti realizzati da Red Hat presso Terna e Intesa SanPaolo. Il Gruppo Terna, uno dei principali operatori di reti per la trasmissione di energia, ha scelto Red Hat per realizzare l’in- frastruttura che eƒettua il monitoraggio del dispacciamento dell’energia elettrica su tutto il territorio nazionale, dopo una attenta valutazione delle tecnologie a marchio Red Hat e delle competenze dell’azienda. Intesa SanPaolo, uno dei principali Istituti finanziari del nostro Paese, ha scelto a sua volta Red Hat per la realizzazione di una nuova piattaforma di risk management in grado di eƒettuare circa 6 miliardi di operazioni al giorno per analiz- zare il livello di rischio a cui l’istituto è esposto. Grazie a Red Hat Enterprise Linux Intesa SanPaolo ha ottenuto i livelli prestazionali e di scalabilità attesi, traendo vantaggio anche dai notevoli risparmi registrati a livello hardware, ed è oggi in grado di gestire in maniera ottimale il tema degli accantonamenti, che non devono essere né sovra dimensionati, per evitare inutili immobilizzi di capitale, né sotto dimensionati, per essere pronti a fronteggiare eventuali criticità, nel rispetto delle normative nazionali e internazionali.

plicazioni non soltanto performanti ed innovative, in quanto ospitate dall’application server JBoss, ma integrate, integrabili e governabili attraverso regole e processi di business, facendo leva su al- tri moduli appartenenti alla famiglia JBoss quali SOA, business rule management system (Brms) e business process management (BPM), messaging, real-time e grid. Applicazioni che si possono met- tere in esercizio attraverso media (portali o mobi- le framework) atti ad avvicinare l’azienda ai propri

clienti, partner e fornitori, oppure che possono far leva su enormi volumi di dati attraverso altri stru- menti sviluppati, distribuiti e supportati da Red Hat, quali JBoss Data Grid, JBoss Data Service e Red Hat Storage. Quest’ultima, in particolare, è una piatta- forma ‘scale-out software-only’ in grado di coprire dal data center al cloud con un unico ‘namespace’ globale, rivelandosi così una soluzione flessibile e altamente scalabile per lo storage enterprise, dal costo contenuto e basata su x86. Libertà di scelta e flessibilità Tutte le infrastrutture che compongono l’o erta Red Hat garantiscono un elevato livello di flessi- bilità, consentendo alle aziende di adattarsi dina- micamente alle mutevoli condizioni nelle quali si trovano ad operare. “Questo - prosegue Anguilletti - si può ottenere attraverso diversi framework Red Hat dedicati alla definizione, realizzazione e gestione di Infrastructu- re e Platform as a Service: mi riferisco a tecnologie specifiche per questi ambiti quali CloudForms, una piattaforma per la creazione e la gestione di cloud Infrastructure-as-a-Service (IaaS) ibridi e privati; OpenShift, Platform-as-a-Service contenente di- verse tecnologie open source che gli sviluppatori possono utilizzare, on-premise, per realizzare, te- stare e gestire le loro applicazioni in ambito cloud; e ancora la declinazione Red Hat di OpenStack e ManageIQ, recentemente acquisita, che completa l’o ering con funzionalità di monitoraggio, charge- back, governance e orchestrazione tra cloud privati, pubblici e ibridi”. Questi sviluppi confermano ancora una volta la concreta focalizzazione di Red Hat sulla propria

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