officeautomation-febbraio2013

L'ICT in azienda Faccia a faccia con gli utenti

sottostanti per poter progettare e collocare al po- sto giusto i controlli e caci per presidiare i flussi di ricavo. Certo poi la tecnologia come sempre dà una mano e il mercato oƒre soluzioni e caci anche se poche sono ‘oƒ the shelf’. Su questo noi abbiamo anni di esperienza che, in Telecom, abbiamo fortemente capitalizzato e sulla quale stiamo investendo per mettere a disposizione anche del gruppo nel suo complesso una metodologia robusta e un approc- cio sistematico alla revenue assurance. Quali sono le attività che costituiscono la revenue assurance? E come si correlano con le attività di assurance, per esempio del processo di fatturazio- ne al cliente o di analisi dei trend? La revenue assurance nella aziende Telco, ma non solo, spesso si basa molto sulle attività di contra- sto e contenimento del fenomeno della difettosità sia del processo di business che di realizzazione tecnica da parte dell’IT. Sarebbe auspicabile inve- stire di più sul processo di prevenzione del rischio di perdite (leakage). Le attività di assurance dell’IT abilitano e ottimizzano i monitoraggi della reve- nue assurance, nel senso che attività di monitoring di tipo quantitativo (ovvero in logica di funziona- mento) possono essere riutilizzate e sfruttate per un monitoraggio secondo le logiche di business che la catena sistemica oggetto dell’osservazione deve esprimere. Il monitoraggio finalizzato a os- servare i trend rispetto agli obiettivi di budget, che è tipico delle attività di business monitoring nelle aziende (nei settori del marketing), si diƒerenzia rispetto a quello della RA per il controllo sulla ‘re- venue chain’ che può abilitare bonifiche, correzio- ni e recuperi non a fronte di cause esogene – per esempio domanda, concorrenza, e cacia dei canali di vendita, comportamento dei cliente, ecc. - ma di cause endogene – ovvero sistemi, procedure e processi interni. Quali sono le componenti fondamentali del pro- cesso di revenue assurance e le tecnologie sotto- stanti che le supportano? L’utilizzo dei big data può fornire una gestione potente delle informazioni, che aiuta sicuramente nella definizione e comparazione e nell’identifica- zione, in modo proattivo, di potenziali leakage e dei processi della catena di ricavi non ottimizzati. Sicuramente risultano molto validi strumenti di ETL (extract, transform & load) che aiutano la raccolta dei dati, e che costituiscono la base per le analisi e per i controlli che il processo di monitoraggio delle revenue deve eseguire.

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Quali sono le soluzioni tecnologiche che supporta- no la revenue assurance ? Ci sono diverse soluzioni. Molto spesso si comincia con soluzioni sviluppate internamente e si evolve progressivamente, capitalizzando anni di esperien- za. Comprare una piattaforma senza avere dietro la corretta intelligenza per metterla a frutto rischia di essere poco e cace. Quali sono gli skill necessari alle figure professio- nali che devono sovraintendere a questo proces- so? I principali skill necessari sono: capacità di analisi di processo, una esperienza di program & project Telecom Italia Information Technology è una società controllata al 100% da Telecom Italia nata nel novem- bre 2012. La sua mission esclusiva è la gestione e ot- timizzazione delle attività/progetti e servizi relativi all’informatica di gruppo di Telecom Italia. Ha in dote la gestione di 900 applicazioni, circa 1.700 database, 14.500 server gestiti per l’interno (di cui oltre 4.000 virtuali) e circa 11.400 server gestiti per mercato (di cui 4.700 virtuali) installati in 7 data center con 5 centri servizi per un totale di 20 petabyte di stora- ge online e 18 petabyte di backup. Ci lavorano circa 3.500 professionisti distribuiti sul territorio nazionale in 14 sedi operative. Il suo presidente e amministra- tore delegato è Gianluca Pancaccini, CIO di Telecom Italia. Telecom Italia IT

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