officeautomation-febbraio2013

Allineare IT e business

tivo, il CIO per le grandi strutture, l’IT administra- tor per quelle piccole: deve passare da logiche di e—cienza dell’ICT a logiche di agilità e flessibilità, deve diventare uno smaliziato ‘broker’ di servizi ICT, realizzando un ecosistema ICT con diversi for- nitori velocemente sostituibili senza alcun costo. Altro che locked-in!. Governare le complessità Lato sicurezza, il cloud e la virtualizzazione com- portano specifiche vulnerabilità e criticità che de- vono essere ben approcciate e bilanciate anche a livello concettuale, in primo luogo per la resilienza. Il cloud e i big data richiedono soluzioni di sicu- rezza per sistemi di grandi dimensioni ed elevata complessità. L’approccio da seguire è una continua prevenzione agile e in tempo reale. La sicurezza assoluta non può esistere, fondamentale è miti- gare l’impatto di un attacco. E data la crescente complessità e conseguente alta specializzazione necessaria per poter gestire e—cacemente la sicu- rezza ICT, stanno di‡ondendosi o‡erte di managed security as-a-service. Per gestire le patch rilascia- te dai fornitori, ad esempio, le logiche di ‘virtual patching’ possono rappresentare un valido aiuto. Con l’adozione di soluzioni cloud la protezione dei dati nella nuvola diviene fondamentale, anche se critica. Soluzioni innovative stanno emergendo, basate sull’autenticazione forte e sulla crittogra- fia dei dati. Un’indagine rivelatrice Soiel International ha realizzato un’indagine via web su un campione di decisori ICT di aziende ed enti, appartenenti al mondo della domanda sele- zionati dal database Soiel, con l’obiettivo di avere una indicazione aggiornata dell’adozione, in Italia, di servizi cloud, pur senza pretesa di validità sta- tistica, data la spontaneità delle risposte via web. All’indagine hanno risposto 272 persone, un numero significativo per poter avere indicazioni, il cui ruolo

decisivo per raggiungere i risultati richiesti. Nelle buone pratiche, anche italiane, il TCO medio di una risorsa ICT dovrebbe scendere di almeno un terzo! La nuova era dell’ICT EA richiede poi una profonda razionalizzazione del data center, in termini di mag- gior standardizzazione, maggior densità di risorse e maggior e—cienza grazie ad una maggior auto- mazione. I data center sono grandi consumatori di energia, ed il risparmio energetico costituisce un elemento basilare per un ecosistema ICT sosteni- bile, il così detto ‘green ICT’, soprattutto in Italia dove i costi energetici sono tra i più alti al mondo. Si tenga conto che entro il 2013 oltre il 50% dei data center esistenti incontrerà problemi di spazio fisico, e non potrà ospitare i nuovi sistemi ad alta densità a causa di limiti alla rete dati, di alimen- tazione elettrica e di condizionamento. In queste condizioni una soluzione possibile è quella di uti- lizzare infrastrutture cloud pronte all’uso con au- tomazione e orchestrazione senza rischi; ed anche questo richiede la definizione di una ICT EA e della relativa road map. Salvaguardare gli investimenti Agilità e velocità vanno di pari passo, e le esigen- ze del business impongono ormai che progetti ICT mostrino un ritorno dell’investimento entro 6 mesi e un time to market inferiore: questo vale anche per l’implementazione, parziale e/o verticale, di un cloud ibrido. Da vari interventi è emerso che l’approccio vincen- te è di evoluzione, non di rivoluzione rispetto al preesistente, con progetti veloci e auto-contenuti per salvaguardare gli investimenti fatti in passato. Questo ha un impatto serio sul ciclo di vita delle applicazioni e dei servizi, oltre che sull’organizza- zione ‘as is’, e sulle diverse competenze richieste: si richiede un change management tutt’altro che banale, non solo per l’unita organizzativa dell’ICT ma per tutta la struttura. Cambia anche il ruolo (e la mentalità) del responsabile del sistema informa-

in azienda è sintetizzato nella fig.1: al primo posto i respon- sabili dei sistemi informativi, al secondo posto le posizioni di vertice dell’azienda. Questo è un chiaro indicatore che nelle piccole e medie imprese, che sono la stragrande maggioran- za nel mercato italiano, i de- cisori reali sull’ICT sono i ver- tici, che espletano le funzioni decisionali tipiche di un CIO, con il supporto di consulenti

Fig. 1 - Ruolo nell’organizzazione dei rispondenti (Fonte: Soiel International, rispondenti 272/272)

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