officeautomation-febbraio2013

e fornitori. Il 54% dei rispondenti ha dichiarato di usare soluzioni cloud, ed il 94% di questi ne è sod- disfatto. La maggior parte di chi usa il cloud (49%) lo usa per soluzioni SaaS, tipicamente e-mail, CRM, sistemi collaborativi, informatica individuale; un 41% usa IaaS, in particolare per storage, back-up, sicurezza, e solo un 10% usa PaaS per lo sviluppo di software. La tavola rotonda conclusiva La tavola rotonda conclusiva, stimolata e modera- ta dall’autore, ha visto la presenza di due CIO lato domanda e di un provider di servizi cloud: Diego Martini, responsabile IT del comune di Chiampo; Simone Tesolin, responsabile IT dell’azienda per i servizi sanitari 4 Mediofriuli; Alessandro Perrino, responsabile delle tecnologie cloud di Fastweb. La discussione si è imperniata, anche con la parte- cipazione di un pubblico attento e motivato, sull’ef- fettivo uso di ICT EA e delle evoluzioni - o delle mancate evoluzioni - legate all’introduzione del cloud, in particolare per agli aspetti di sicurezza. Entrambi i CIO hanno o stanno perseguendo so- luzioni miste con cloud pubblici, basate su ICT EA ben definite che fanno riferimento, in qualità di enti della pubblica amministrazione, all’architettura tecnica del Sistema Pubblico di Cooperazione e di Connettività definito dagli ex CNIPA e Digit-PA. Gli aspetti di sicurezza giocano un ruolo importante, anche per garantire la privacy alle varie normative. Le competenze gestionali sono prevalentemente all’interno delle loro strutture, quelle di progetto e implementazione prevalentemente all’esterno. La governance è gestita all’interno, coadiuvata da au- dit. Nel complesso i risultati sono ritenuti positivi. Lato fornitore, l’ICT EA è basilare per poter erogare servizi cloud. Per i clienti piccoli e per i servizi di base l’erogazione è fortemente standardizzata e automatizzata, per i grandi clienti deve fornire una forte agilità per potersi adeguare (ed integrare) al meglio con l’ICT EA del cliente. Sia da parte dei tre partecipanti che dal pubblico è emersa la richiesta di specifiche certificazioni per cloud e sicurezza in ambito italiano, oltre che di benchmark di riferimento sempre basati sulla realtà del nostro Paese.

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febbraio 2013

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