officeautomation-febbraio2013

i ‘knowledge worker’, e altri - racconta Ulian di Siemens EC. In azienda tutto ciò è già significativamente supportato da applicativi specifici remotizzati su device digitali; trasformare questi devi- ce in smartphone o tablet, integrare in questi device plug-in che permettano oltre alla fruizione dell’applicativo spe- cifico la gestione nativa e integrata del proprio ecosistema di comunicazione e collaborazione con semplificazione dell’attività stessa, porta lo sviluppo di una sinergia che spesso attraver- so la catena del valore si trasforma immediatamente in incremento delle opportunità di business. Sostanzial- mente fare di più con meno”. “Il lavoratore di oggi è soprattutto un

i medici. Tutte questa soluzioni sono disponibili su sistemi operativi mobi- le come iOS, Android e recentemente anche su Windows Phone”. “Con la consumerizzazione dell’IT, la mobility e il Byod si sta profilando un nuovo modo di lavorare che, grazie all’utilizzo di dispositivi mobili e ap- plicazioni, risponde alle esigenze di flessibilità degli utenti - aˆerma Zan- can di Microsoft. Si rende necessario utilizzare strumenti che, se da un lato abilitano questo nuovo modo di lavo- rare, dall’altro garantiscano a dabilità, sicurezza e integrazione con le infra- strutture esistenti: ed è proprio questo il valore della Unified Communications. La proposta di Unified Communica-

Stefano Osler, amministratore delegato di Wildix

mobile worker. L’u cio perde la dimensione stret- tamente fisica; può e deve essere a portata di mano ovunque si trovi il lavoratore: alla sua scrivania, a casa o in viaggio. L’ambiente di lavoro si ricrea con la tecnologia su supporti mobile come tablet o smartphone e attraverso le app - spiega Tessera di Vidyo. Risvolti molto positivi rispetto a questo trend tecnologico si possono sicuramente ritrovare nel campo della formazione o dell’assistenza per i clienti, settori nei quali la mobilità degli interlo- cutori può essere sostituita o comunque migliora- ta dalla tecnologia. Nel nostro caso l’applicazione VidyoMobile permette di utilizzare il servizio di te- lepresenza dal proprio dispositivo e si pone come uno strumento importantissimo, per esempio per la condivisione di dati e immagini in movimento che facilita l’assistenza tecnica in contesti dove si necessita di un intervento immediato”. “Con la soluzione Zero Distance di Wildix le perso- ne possono interagire tra di loro, in qualsiasi luogo si trovino e attraverso dispositivi diversi, come ta- blet, smartphone o pc. Il client Zero Distance infatti permette di accedere a tutte le rubriche aziendali, condividere il desktop, consultare le informazioni di presence, location e stato dei colleghi, come in u cio - aˆerma Osler di Wildix. Dispone inoltre di un client audio video integrato con il quale eˆet- tuare chiamate singole o conferenze. Per attivare una web chat bastano pochi secondi, così come per avviare una conversazione completa di audio e video. È possibile partecipare a una vera e propria ‘riunione a distanza’, dove il moderatore può ag- giungere o escludere dinamicamente i partecipanti, concedendo o revocando la parola”.

tions di Microsoft intende proprio inaugurare una nuova produttività e un nuovo modo di lavorare per restare sempre connessi, ovunque e in qualun- que momento, attraverso tool di comunicazione e condivisione e l’integrazione con applicazioni di business che migliorano l’e cienza dei processi. Questa dimensione utilissima per qualsiasi realtà, sia pubblica che privata, è naturalmente tanto più strategica per figure e ruoli dinamici in costante mo- vimento, dai venditori e responsabili di marketing, ai medici che possono restare in contatto costante con i propri colleghi e pazienti”. “Consideriamo tutte quelle funzioni la cui attività preponderante viene svolta al di fuori dei confini dell’azienda, intendo il personale nomade a cui va garantita una user experience ottimale: rilevamento metrico, manutenzione impianti, consegne, contact center, recupero/valorizzazione immobili ma anche

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