11-2009.compressed

Predica di san Francesco agli uccelli , affresco di Giotto conservato nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco ad Assisi.

In che senso, allora, la sua è una no- vitàdopo1200annidi cristianesimo? È una novità come sono novità tut- ti i carismi. « Nudus nudumChristum sequi », seguire senza nulla Cristo che non aveva niente era da sempre la caratteristica dei monaci, che non avevano alcuna proprietà personale. Essi, però, erano poveri personal- mente ma entro una comunità che poteva avere le rendite necessarie per poter vivere. La novità di Fran- cesco è questa: nessun possesso, nes- suna proprietà, quindi nessuna ric- chezza per la persona, ma nemmeno per la comunità. I primi francescani non hanno una stabile dimora, abi- tano negli ospizi per i poveri, facen- do i lavori più vari. Essi girano per le

città predicando e non hanno nessuna necessità di avere delle proprietà.

papa Gregorio IX e «protettore» di Francesco, interviene affermando che la casa era di sua proprietà; qui si vede la normale dialettica tra carisma e isti- tuzione (del resto sempre rispettata da Francesco). Il suo carisma, insomma, era veramente nuovo in quanto, at- traverso la povertà, toglieva ogni si- curezza esteriore di vita per donarsi a una sequela di Cristo radicale.Una se- quela che implica vivere come aveva vissuto lui, senza una pietra dove po- sare il capo, come dice il Vangelo. Il carisma francescanohaprovocato reazioni anche nel contesto sociale? Sicuramentemolto stupore.Quella del primo Duecento è una società in una fase economica piuttosto florida. Si »

Quindi l’imitazionediCristopovero era in funzione dellamissione? Si,ma soprattutto del desiderio di se- guire il Vangelo « sine glossa », alla let- tera. La grande novità di Francesco - che gli ha creato anche difficoltà con l’autorità ecclesiastica - è proprio que- sta assenza di stabilità, di una colloca- zione anche sociale per i suoi frati. È una novità dirompente; si narra che una volta Francesco arriva adAssisi per un capitolo e incontra gente che gli in- dica una «casa dei frati»; sale sul tetto e comincia a buttar giù le tegole, a di- struggere l’edificio e a cacciar fuori tut- ti i frati. Il cardinale Ugolino, futuro

NOVEMBRE 2009 101

Made with FlippingBook - Online catalogs