11-2009.compressed

BLOCK NOTES

G li eleganti saloni di Palazzo Valle offrono la cornice barocca a un confronto ravvicinato tra due grandi maestri della scena artistica, non solo italiana, del secolo scorso. Di Alberto Burri e Lucio Fontana una selezione di circa cento opere racconta le contrapposte poetiche fatte, rispettivamente, di materia e di spazio, che si affermarono come novità assolute nell’ambito delle arti visive, continuando ad essere, ben oltre la scomparsa dei loro ideatori, campo di attenta indagine per le generazioni successive. Così, mentre il padre dello Spazialismo è rappresentato dai suoi celeberrimi Buchi piuttosto che dai Tagli , dai Quanta e dalle creazioni in metallo o al neon che concludono la sua vicenda artistica, di Burri sono esposte le diverse elaborazioni materiche dei Catrami , dei Sacchi , delle Plastiche, delle Combustioni e dei Cretti , genere che proprio in Sicilia, a Gibellina, trova la sua espressione su scala paesaggistica in quell’enorme colata di cemento bianco che com- MOSTRE / 2 Burri e Fontana tra spazio e materia

L a mia figlia più piccola, nove anni: «Quando in tele non trovo un cartone guardo qualche video, ma fanno sempre le stes- se canzoni». I bambini, la voce della verità. La rotazione lob- bizzata delle tv musicali spegne ogni entusiasmo e impedisce letteralmente di conoscere tut- ta la musica che lì non arriva. Secondo fatto: l’estate scorsa, con un gruppo di amici faccia- mo una serata cantando in spiaggia. La gente che passa ci guarda come se fossimo dei marziani. Non so se i due fatti siano col- legati, ma mi sono balzati alla memoria insieme. Credo fac- ciano entrambi parte di quel- l’appiattimento che porta alla morte del popolo. L’omologa- MUSICA Perché non si canta più insieme?

patta i dodici ettari di macerie del cen- tro storico della città, distrutto dal si- sma nel gennaio del ’68. Margherita del Castillo www.operadartemilano.it

BURRI E FONTANA Materia e spazio

Catania, Fondazione Puglisi Cosentino Dal 15 novembre 2009 al 14 marzo 2010 Orario: tutti i giorni 10-13.30; 16-19.30 (chiuso lunedì)

zione televisi- va appiattisce e riduce tutto a un televoto, e al tempo stes- so, aiutati dal- la diffusione dei social net- work si perde il gusto delle

Ingresso: intero € 8 - ridotto € 5 Per informazioni: 095/7152228

antivirus di Davide Rondoni

Quando «paterno» fa rima con «eterno»

cose vere, come una cantata in compagnia. Dove non c’è la tv non c’è vita. Si vive solo per quei 15 minuti di notorietà. E se non arrivano si è frustrati. Viva chi fa le cose solo per se stesso e i suoi amici, senza il bi- sogno di essere visto da qual- cun altro. Ricominciamo a can- tare insieme, a cantare tutto. E magari a qualcuno tornerà an- che la voglia di scrivere qualche semplice canzone per i suoi amici, senza dover necessaria- mente andare a XFactor . Alla prossima.

Q uando se ne vanno i fondatori (don Giancarlo, don Giorgio e altri pri- ma di loro...) si resta un po’ più soli. Il movimento sembra allora come un ragazzino, sotto un cielo così grande, così grande... Che si riempie di nu- vole e di santi... Quando se ne vanno i padri si stringono i pugni e si pian- ge. C’è una rima, sì, una rima che mi suona dentro in questi mesi. La fa Dan- te all’Inferno, quando parla con Brunetto Latini. Lì la parola «paterna» rima con «etterna». Perché è del paternomostrare l’eterno. Perché un padre è tale se indica la via dell’eterno ai propri figli. Se indica la via per crescere, per diventare uomini, certo. E poi però anche la via dell’eterno. Se no indica vie che si perdono. Paterna/etterna . La via che non inizia dopo le altre vie. Ma è la direzione, il senso delle vie del mangiare, del bere, dell’amare, del pian- gere, del ridere... I padri che non indicano l’eterno sono tristi insegne. Fi- nestre chiuse. Fantasmi. Gli altri, i nostri, quelli che ci hanno indicato l’eter- no, sono vivi. Anche da morti. Ora sono in quello che ci hanno insegnato. Ora hanno abbassato le braccia, hanno socchiuso gli occhi. Ci aspettano. Con la trepidazione e il timore di chi è padre rispetto al figlio. Paternità eter- nata, aumentata. Smisurata. Immeritata. Vita nostra di loro disseminata.

Walter Muto www.crossing.it info@waltermuto.it

NOVEMBRE 2009 107

Made with FlippingBook - Online catalogs