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IL CROLLO DEL MURO ANNIVERSARI

Il motore della svolta Tra chi ha portato alla fine non violenta del regime, anche tanti cristiani. Che, rischiando la prigione, accoglievano i profughi, pregavano per la pace e organizzavano “controrivoluzioni con le candele”. Un giornalista della tv tedesca era lì. Ecco il suo ricordo

DI J OACHIM J AUER *

L a caduta del Muro di Berli- no non è stato un episodio improvviso. Nei quaran- t’anni di vita dell’ex Ddr, innumerevoli persone si sono schierate contro il regime, finendo nelleprigioni della Stasi.Tra chi ha con- tributo alla fine non violenta della dit- tatura, ci sono esponenti dei diritti ci- vili, socialisti critici, ambientalisti, scienziati e artisti. E tanti cristiani. Per decenni i comunisti dell’Europadell’Est hanno combattuto le chiese nei loro Stati.Nell’exDdr, chi professava la fede veniva spesso escluso dalla scalata, non era ammesso alla maturità, non poteva accedere all’università ed era ostacolato sul lavoro. Fin dagli anni 50 il Partito, con promesse o minacce, spingeva i fedeli ad abbandonare la Chiesa. Nel 1978, la resistenza cristiana tro- vò a sorpresa un incitatore spirituale: Karol Wojtyła. Già nel suo primo di- scorso rivendicò la libertà e i diritti del- l’uomo, annunciando senza mezzi termini: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!». Nell’estate del 1989migliaia di gio- vani tedeschi dell’Est speravano di trovare a Budapest una possibilità di fuga. Molti di loro trovarono rifugio nella chiesa della Sacra Famiglia di Bu-

dapest grazie all’opera di Csilla von Boeselager, fondatrice del Servizio di CaritàMaltese, e di padre ImreKozma. Fu il primo centro di accoglienza per i profughi dellaDdr.Una formadi con- trorivoluzione... dettata dall’amore per il prossimo. P ERICOLO DI CONTAGIO . Da anni gli evangelici di Lipsia pregavano per la pace. Le loro novene erano una pro- vocazione per il Partito, che conside- rava laDdr il «primo Stato pacifico sul suolo tedesco».Nonostante un eserci- to armato fino ai denti, il Partito pre- tendeva di essere il solo responsabile della pace. Nella seconda metà degli anni 80, i dissidenti cominciarono a in- tervenire pubblicamente, quasi esclu- sivamente dalle chiese. Se agli inizi del- laDdr gli oppositori venivano sbattu- ti direttamente in prigione, da allora vennero prima arrestati per poi esse- re costretti a scegliere, più omeno vo- lontariamente, l’esilio.Per il Partito, in- fatti, eranounpericolodi contagio: esi- liare un’intera Chiesa era impossibile, perciò lo Stato tentava di infiltrarsi in segreto tra i cristiani o di combatterli apertamente.Nei banchi delle chiese se- devano anche spie del regime,ma so- prattuttouomini che inquel luogo cer- cavano rifugio: «Alcuni non sono »

A VENT’ANNI DAL CROLLO DEL MURO

Tracce inizia un viaggio tra le co- munità di Cl dell’Est europeo. A pa- gina 66 la prima puntata: la Polonia.

NOVEMBRE 2009 39

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