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PROVE DI SUSSIDIARIETÀ D I GI ORGI O V I TTAD INI * EMARIETHERÈSESIMISEAD AIUTARELEPROFUGHECOMELEI

IN BREVE

MONDO E MISSIONE

Non di solo Pil vive l’uomo L a testimonianza della sindacali- sta cattolica di Hong Kong. L’ana- lisi dell’economista che inArgenti- na guida la Caritas. L’intellettuale ci- nese che paragona l’enciclica con le sfide della sua società. La vicenda del missionario che in Bangladesh ha inventato un’assicurazione per i poveri. L’esperienza di Marcos e Cleuza Zerbini. L’intervista al ve- scovo indiano sulla “teologia della globalizzazione”. I contributi di noti economisti cattolici...

ALDILÀDEIDIBATTITISUGLI IMMIGRATI,QUALCUNOS’ÈRIMBOCCATO LEMANICHE. INIZIANDOADOFFRIREUNAREALEACCOGLIENZA

D ai giornali e dalle dichiarazioni di certi politici, il dibattito sull’im- migrazione appare spesso ridursi a due tipi di considerazioni ugualmen- te ideologiche: quelle di coloro che vor- rebbero respingere tutti gli immigra- ti al Paese d’origine, e quelle di chi non si cura del diverso valore che differenti identità umane e culturali hanno sui singoli e sulla convivenza civile. Quel che è peggio, però, è che passano sot- to silenzio le innumerevoli testimo- nianze di accoglienza, frutto di un’aper- tura al prossimo, di una capacità di condivisione dei problemi e di re- sponsabilità, dimensioni così vive e

molte donne che portano con sé figli piccoli, si mostra come anche in que- ste condizioni difficili si possa tornare ad appassionarsi, oltre che alla propria vita, a quella dei propri piccoli, pren- dendosi cura di loro ed educandoli. Una nuova apertura alla vita implica anche un’apertura all’ambiente in cui si è: le donne di Karibu frequentano corsi di italiano e vengono preparate ad inserirsi nel mondo del lavoro at- traverso attività formative scelte dopo colloqui attitudinali. E qualcuno ha ot- tenuto il diploma di scuola media. Un giorno il figlio di MarieTherèse incontra dei ragazzi del Clu in univer- sità e, venendo a sapere dell’esisten-

Sono 100 le pa- gine del numero speciale di Mon- do e Missione , il mensile del Pime diretto da padre Gian Pao- lo Gualzetti e Ge- rolamo Fazzini, interamente de- dicato alla Cari- tas in veritate di

presenti nel cuore di molti. Tra queste, particolar- mente significativa è quella che avviene a Sezze e Roc- cagorga, paesi abbarbicati sulle colline in provincia di Latina. Qui vive e lavora Ma- rieTherèse, una profuga del- la guerra civile ruandese che non si è accontentata di es- sersi salvata approdando in Italia, ma si è aperta al desi-

za della CdO, parla dell’ope- ra di sua mamma. Gli amici della CdO vanno a trovarla e rimangono colpiti dal gran- de carisma della donna, dal- la sua forza educatrice che, scoprono poi, nasce dalla fede in Cristo. È capace di un grande amore nei confronti delle ospiti della sua coope- rativa, ma nello stesso tem-

La copertina del numero speciale.

Benedetto XVI. « Go(o)d economy », recita lo strillo in copertina (con tan- to di “o” a forma di euro). Sottoti- tolo: non di solo Pil vive l’uomo. Il numero di novembre, in vendita a 5 euro nelle principali librerie re- ligiose italiane oltre che al Pime di Milano e su www.missionline.org, intende «dare“carne e ossa” ai con- tenuti dell’enciclica», si legge nel- l’editoriale. Attraverso storie, in- terviste e testimonianze da tutto il mondo. Perché «in un momento in cui il mondo sperimenta le con- traddizioni di una finanza governa- ta dall’avidità di pochi e di una globalizzazione dove prevale la lo- gica dello sfruttamento, con la Ca- ritas in veritate il Papa ricorda le ra- dici profonde del vero progresso umano e riafferma i presupposti fondamentali di un’economia che voglia essere giusta e solidale». Andando «alla radice delle que- stioni, dal sottosviluppo dei Paesi poveri alla crescita senz’anima di quelli ricchi». Fabrizio Rossi

Marie Therèse.

derio di dare la sua vita perché altre donne, meno fortunate di lei, possano riprendere una speranza e avere un fu- turo. Fonda Karibu, una cooperativa sociale che per alcuni anni, dal 1996 al 2004, accoglie altre donne che come lei hanno lo status di rifugiate, oppu- re hanno appena intrapreso l’iter legale per poterlo ottenere. Nel 2004 nasce una collaborazione ufficiale con il Mi- nistero degli Interni, che riconosce la cooperativa come luogo privilegiato per offrire prima accoglienza, sostegno e formazione a donne e bambini rifu- giati che arrivano dal Corno d’Africa. A Karibu vengono accolti ragazze e bambini, malati nel fisico e nella men- te, che devono superare traumi orribili e cercare di tornare a una vita normale. Qui si offre un alloggio, si dà assistenza legale e tutti quei generi di aiuto di cui le ospiti necessitano. Soprattutto, alle

po di una grande nettezza e determi- nazione nell’impostare tutto perché crescano, diventino sempre più co- scienti della loro esperienza e capaci di camminare sulle loro gambe. La no- tizia si sparge, il gruppo di amici che va a trovareMarieTherèse e i suoi ami- ci della Karibu cresce. Molti si coin- volgono gratuitamente, offrendo cor- si di formazione; un imprenditore re- gala loro una fornitura di pannolini; un altro crea un contatto con un chirurgo che si presta a operare gratuitamente; altre cooperative si coinvolgono in pro- getti comuni.Viene allestita la mostra del Meeting su san Benedetto. Marie Therèse ne rimane profondamente colpita e, da allora, non fa che ripete- re a tutti: «Con le nostre mani e con la Sua forza. Siamo deboli, ma con la Sua forza possiamo tutto». *Presidente Fondazione per la Sussidiarietà

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NOVEMBRE 2009

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