11-2009.compressed

VITA DI CL

DON GIORGIO PONTIGGIA

Don Giorgio al Triduo pasquale di Gs durante la Via Crucis e (sopra) con un gruppo di giessini. Sotto, l’ingresso in chiesa per il funerale a Milano, a cui hanno partecipato oltre cinquemila persone.

di insegnanti quali don Giorgio As- senza, Cristina Guazzarri e molti al- tri, dà vita ad una fiorente comunità che spicca per la libertà della propo- sta e dell’adesione. L A RICCHEZZA DELL ’ ETÀ . Ma c’è una testimonianza ulteriore che il Si- gnore, ad un certo punto, chiede a don Giorgio: a 53 anni ha il primo infarto, a cui ne seguirà un altro; suc- cessivamente si ammala di tumore al pancreas, in seguito di diabete. Per 16 anni accetta la malattia senza »

in atto dell’insegnamento, che porta alla rivisitazione della proposta di- dattica in un dialogo costante con Eddo Rigotti, con Onorato Grassi, con i presidi e gli insegnanti. Nasce quel metodo che dal Sacro Cuore, pian piano, si estende a tante altre scuole e fa sì che i ragazzi del Sacro Cuore siano spesso considerati al- l’università tra i più preparati. Nello stesso tempo, distinta dal- l’istituzione e dalla didattica, viene proposta al Sacro Cuore l’esperienza di Gs che, grazie alla collaborazione

novità nelle ore di lezione. La propo- sta contenuta ne Il rischio educativo (tradizione, critica, esperienza nel pre- sente) vive innanzitutto nell’ atteggia- mento personale dei docenti: «Il frutto più grande del vostro impegno non è la soluzione dei problemi dei ragazzi: è il cambiamento vostro, nella parte- cipazione ai problemi che vi si pre- sentano nel rapporto con loro, che vi renderà piùmaturi nella vostra vita di tutti i giorni». Ciò stimola anche un lavoro cultu- rale come riflessione sull’esperienza

OTTOBRE 2009 63

Made with FlippingBook - Online catalogs