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GIANNA BERETTA MOLLA SANTI IN FAMIGLIA

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Con il pensiero l’ingegnere tor- na alla prima volta che si sono cono- sciuti: l’8 dicembre 1954, per la pri- ma messa di un comune conoscente. Era rimasto colpito dalla giovane pe- diatra diMesero (Milano) e quella sera sul suo diario aveva annotato: «Sen- to la serena tranquillità chemi dà per certo di aver avuto il buon incontro: la Madonna Immacolata mi ha be- nedetto». Si erano rivisti, il primo ap- puntamento ufficiale il 31 dicembre alla Scala di Milano, a uno spettaco- lo. Lui, che fino a quel momento ave- va condotto una vita piuttosto austera, con lei scopre una bellezza nuova: con- certi, gite inmontagna,ma soprattutto conGianna ogni gesto è carico di una fede semplice e immediata, che riem- pie e fa splendere ogni istante. E cambia la realtà più banale. Una fede concreta che Gianna, insieme ai fra- telli, aveva“respirato”in casa, come lei stessa scrive: «Noi la fede, prima che sui libri e nelle catechesi, l’abbiamo re- spirata in casa osservando gli atteg- giamenti ed ascoltando le parole dei genitori». C ORPI E ANIME . Neanche un anno dopo Pietro le chiede di sposarlo. Lei è felicissima, ha una sola richiesta: un triduo di preghiera per prepararsi in modo adeguato al sacramento del matrimonio. Il 24 settembre 1955 nellabasilicadi SanMartinoaMagenta, donGiuseppe, fratellodiGianna emis- sionario, celebra ilmatrimonio. Pietro ha 43 anni, lei 32. Pochi mesi dopo in una lettera, novella sposa, scrive alma- rito: «Pietro carissimo, il Signore mi vuol proprio bene. Io sono proprio contenta.Tutto quello che siamo e ab- biamo è solo dono della sua bontà di- vina. Ecco il segretodella felicità: vivere momento per momento, istante per istante, abbandonandoci senza riser- ve all’azione della Sua grazia». La Gianna è fatta così, la sua fede in- veste tutta la realtà. Decima di tredi- ci figli - di cui tre prendono i voti e partiranno per la missione - era nata

PER SAPERNE DI PIÙ Segnaliamolabiografiaacuradi M.T.Antognazza,M.PicozzieA. Rimoldi, Gianna Beretta Molla (San Paolo, 213 pp., 14,50 euro) e un libro scritto dal marito, Pie- tro Molla: Gianna, la donna for- te(SanPaolo,120pp.,5,16euro).

pediatria. Con il fratel- lo apre a Mesero un ambulatorio. Pochi anni dopo è responsabile del-

a Magenta il 4 ottobre 1922. La famiglia si era stabilita prima a Berga- mo, poi a Genova e in-

l’asilo nido di Ponte Nuovo. Sulla sua professione ha le idee chiarissime: bisogna lottare con e per il malato, ma allo stesso tempo è necessario riconoscere il limite uma- no e affidarsi a Dio. Come scrive in una nota: «Quanto è prezioso il no- stro lavoro. Abbiamo occasioni che il sacerdote non ha... noi abbiamo i cor-

fine, dopo la morte dei genitori nel 1942, con i fratelli era ritornata a vi- vere nella casa di campagna a Ma- genta. È impegnata con le sorelle Zita eVirginia nella vita dell’oratorio femminile e nell’apostolato del- l’Azione Cattolica nella Gioventù femminile. Nel 1950 si laurea inme- dicina a Pavia, nel ’52 si specializza in

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NOVEMBRE 2009

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