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MA È LA CHIESA CHE HA ABBANDONATO L’ARTE... APPUNTAMENTI

«Bisogna ristabilire l’amicizia tra la Chiesa e gli artisti (...). Voi sapete che portiamo una certa ferita nel cuore (...). Voi staccate l’arte dalla vita... Qualche volta dimenticate il canone fondamentale della vostra consacrazione all’espressione; non si sa cosa dite, non lo sapete tante volte anche voi: ne segue un linguaggio di confusione. E allora dove è l’arte?» ( Paolo VI, Omelia alla Messa degli artisti, Cappella Sistina, 7 maggio 1964)

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ferro. Questa Crocifissione do- vrebbe stare in una chiesa, non in un museo». S EGNALI IMPORTANTI . Ravasi nell’in- tervista lanciava poi due segnali importanti a due tra i più grandi ar- tisti di oggi, Jannis Kounellis e Ger- hard Richter. Kounellis, uno dei grandi prota- gonisti dell’arte povera, presente in tutti i grandi musei di arte contem- poranea del mondo, ha risposto con prontezza accettando, per esempio, di

tra arte e Chiesa con altre due inter- viste, una al Giornale dell’Arte e l’al- tra ad Avvenire . Il merito di Kounel-

parte da un’idea platonica che è alla base dell’iconografia bizantina e or- todossa. La Madonna di Tiziano è l’inizio di tutte le libertà e come pit- tore non puoi non essere attratto da quellaMadonna. Rappresenta un’in- tuizione ideologica, portatrice di una libertà che è dialettica e che mette in crisi la stabilità». P OLEMICHE E VETRATE . Quanto a Ri- chter, un artista adorato dal merca- to, si è reso protagonista di una del- le più importanti committenze pro- mosse dalla Chiesa in questi anni re- centi: ha progettato le nuove vetrate per la cattedrale di Colonia, per rim- piazzare quelle distrutte dai bom- bardamenti dell’ultima guerra. Rich- ter, le cui quotazioni sono tutte a sei zeri, ha accettato di realizzare l’ope- ra senza compenso, mentre le spese

realizzare un’installa- zione in una chiesa ber- gamasca, la chiesetta di San Lupo, invitato dal Museo diocesano della città. Una grande croce di ferro inclinata, a sug- gerire una salita al Cal- vario, mentre sul pavi- mento erano stati di- sposti una serie ordina- ta di cappotti, scarpe e cappelli a indicare gli uomini sepolti sotto il pavimento della stessa

lis è quello di lanciare la questione chiave e ine- ludibile che il cattolice- simo ha messo davanti agli artisti: quella del- l’Incarnazione. Emble- ma di questa posizione per lui è Tiziano, anzi, in particolare le Madonne di Tiziano. Ecco le sue parole: « Si deve pren- dere atto che nella Chie- sa ci sono due tipi di iconografia: quella cat- tolica e quella ortodos-

Il Crocifisso , Joseph Beuys.

chiesa. Kounellis nell’occasione ha an- che rilasciato una bellissima intervi- sta-video ai curatori e successiva- mente è tornato sul tema del rapporto

sa…È chiaro che c’è una grande dif- ferenza tra una Madonna bizantina e una Madonna di Tiziano: que- st’ultima è “incarnata”, quindi non

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NOVEMBRE 2009

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