EoW May 2013

Articolo tecnico

che aderisce al nastro. Questa adesione consente agli installatori di eseguire delle trazioni manuali ragionevoli o di installare manualmente il cavo senza estensione del rivestimento. L’unione del nastro e del rivestimento, in modo da formare un’unica unità, consente una manipolazione del cavo di fibra quasi identica a quella di un pezzo di filo di rame in termini di resistenza. Numerosi microcavi oggi disponibili, utilizzano normalmente fili aramidici intrecciati attorno alla fibra. Nessuno presenta effettivamente i fili, il rivestimento e la fibra accoppiati. Questo cavo è unico poiché utilizza un nastro di aramide anziché i fili liberi. Inoltre, il nastro può essere spellato impiegando macchinari tradizionali per la spellatura di cavi o fili di rame. Per spellare questi cavi, si possono anche utilizzare delle forbici da elettricista: è la prima volta che ciò è stato possibile con una fibra rivestita senza ricorrere ad attrezzi specifici. Va inoltre notato che la fibra RBR, che sta rapidamente diventando un elemento standard nelle soluzioni FTTX, nelle centrali terminali e nei centri dati, innalza la qualità di manipolazione di queste nuove fibre. È possibile curvare cavi più piccoli attorno a strutture più strette per adattarsi a vari tipi di moduli e installazioni. 4 Connettorizzazione Tuttavia, l’unione del nastro e del rivestimento, ha posto una nuova sfida per quanto riguarda la connettorizzazione. L’unione di questi due elementi ha portato all’eliminazione dello spazio necessario affinché la fibra potesse “ritrarsi” rispetto al connettore. Pertanto, è stato necessario progettare nuovamente i connettori per utilizzarli in particolare con queste nuove fibre. Il progetto di questi nuovi connettori tiene conto del fatto che la fibra non ha la capacità di ritrarsi, né la capacità di comprimersi all’interno del rivestimento. I cavi di fibra tradizionali consentono alla fibra di scivolare sufficientemente all’indietro dentro il rivestimento, a volte fino a due millimetri. Pertanto, furono progettati dei connettori dotati di guscio posteriore che compensano la mancanza di spazio libero aggiuntivo nei nuclei. Questi connettori sono conformi ai livelli di prestazione indicati nella specifica GRS-326 e a livelli superiori. 5 Equilibrio termico Infine, dato che il nastro e il rivestimento sono uniti attorno al vetro, è stato

necessario equilibrare le prestazioni termiche per consentire il funzionamento dell’intero cavo in condizioni termiche standard. Ciascun materiale (vetro, nastro e rivestimento) è caratterizzato da un diverso coefficiente di espansione termica lineare. Ciò significa che ciascun materiale all’interno del cavo si espande o si contrae con diverse velocità a condizioni di temperatura diverse. Ad esempio, le plastiche normalmente si espandono e si contraggono fino a due ordini di magnitudo in più del vetro. Nel progettare questa nuova fibra, era noto che il filo aramidico aveva un coefficiente di espansione lineare negativo. Tuttavia, unendo tutti gli elementi, la maggior parte degli effetti dei coefficienti di espansione termica lineare fu praticamente neutralizzata. Alla fine, il cavo si comporta in modo molto simile al vetro in termini di espansione e contrazione, funzionando dai -40 gradi Celsius ai 70 gradi Celsius con variazioni di attenuazione minime. Generalmente, i cavi plenum tradizionali funzionano da 0 a 50 gradi Celsius, come richiesto dalle norme corrispondenti. 6 Conclusioni Con l’evoluzione delle soluzioni di fibra ottica in ambiti in cui prima dominava il rame, non può essere sottovalutata l’importanza di avere le medesime caratteristiche di manipolazione, installazione e gestione del filo di rame. I cavi ottici devono avere una sufficiente resistenza per essere tirati, torti e curvati come il rame senza comprometterne le prestazioni. Progettando nuovi cavi che eliminano l’aria e lo spazio al’interno del cavo, si possono ridurre le dimensioni. La sostituzione dei fili aramidici con avvolgimenti di nastro e l’unione degli elementi del cavo consentono una nuova evoluzione verso microcavi ottici di fattore di forma ridotto. Ciò permetterà successivamente di estendere le soluzioni di sistema disponibili ad una più ampia fascia di clienti, e di fornire densità, flessibilità e prestazioni di fibra ottimali nelle applicazioni industriali. n 7 Ringraziamenti L’autore desidera ringraziare Ken Nardone, Henry Rice, Bill Jacobsen, e Aly Fahd per la collaborazione prestata nel fornire i dati e le informazioni sulle prove citate nel presente studio.

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Maggio 2013

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