Meraviglie del Giappone

quota di partecipazione, ad eccezione di un contributo spese forfettario (vedi Note al fondo)

Adeguamento valutario bloccato al momento della conferma del viaggio! (vedi dettagli nelle Note al fondo).

Luoghi visitati Tokyo, Kyoto, Fujiyama, Kanazawa, Shirakawa, Takayama, Nagoya, Osaka, Himeji, Hiroshima, Aeroporto di Narita

Itinerario Giornaliero

1

Italia/Tokyo

Partenza per Tokyo con vettore di linea IATA. Volo notturno. Pasti a bordo.

PUNTI DI INTERESSE

Aeroporto di Narita L'aeroporto internazione di Narita è il principale aeroporto intercontinentale del Giappone e dista 60 km da Tokyo. Fino al 2004, era conosciuto come New Tokyo International Airport e a differenza dell'altro scalo di Tokyo, Haneda, Narita è utilizzato principalmente come scalo internazionale.

2

Tokyo

CATEGORIA

SISTEMAZIONE

TRATTAMENTO

4 stelle

Keio Plaza (Shinjuku) o similare

Come da programma

Arrivo e, dopo il disbrigo delle formalità doganali, incontro con il nostro assistente che vi darà le indicazioni utili per il raggiungimento dell'hotel in navetta*. Tempo a disposizione. Pasti liberi. NOVITÀ: possibilità di aggiungere mezza giornata di escursione a Tokyo, alla scoperta dei quartieri più eccentrici e vivaci - Eur 105 p.p. (vedi dettagli sotto: Alla scoperta di Tokyo). *voucher e informazioni relative all'utilizzo del servizio Limousine Bus allegati ai documenti di viaggio. La navetta opera dalle ore 7.00 alle ore 22.00; l'assistente sarà presente in aeroporto indicativamente tra le 09:30 e le 18:00. Come chiamarla? Metropoli? Megalopoli? Città-stato? Nessuna definizione è adeguata per definire l’agglomerato umano che si condensa in questo spazio immenso, affollatissimo, che copre complessivamente 88 km da est a ovest e 24 da sud a nord, e che comprende 23 circoscrizioni elettorali, 26 città minori, 7 cittadine e 8 paesi. Tornando indietro nella storia, nessuno avrebbe potuto immaginare che il piccolo, tranquillo villaggio di pescatori chiamato Edo, vicino alla foce del fiume Sumida, si sarebbe sviluppato in questo modo così gigantesco e glorioso. Fu solo nel XIX secolo che l’Imperatore, staccandosi dalla tutela dello shogunato, spostò qui la capitale da Kyoto, e la cittadina di Edo cambiò nome in Tokyo (“capitale dell’est”, come indicano i suoi caratteri cinesi). Da allora, la città crebbe in modo tumultuoso e disordinato.

PUNTI DI INTERESSE

Tokyo Come chiamarla? Metropoli? Megalopoli? Città-stato? Nessuna definizione è adeguata per definire l'agglomerato umano che si condensa in questo spazio immenso, affollatissimo, che copre complessivamente 88 km da est a ovest e 24 da sud a nord, e che comprende 23 circoscrizioni elettorali, 26 città minori, 7 cittadine e 8 paesi. Eppure, questo gigante enorme possiede una efficienza ed una velocità di movimento da fare invidia alle cittadine svizzere: treni di tutti i tipi (dai vecchi locali ai treni-proiettile alle monorotaie), dodici linee di metropolitana, strade sopraelevate, ponti, tunnel, traghetti: tutto si sposta a Tokyo, in modo preciso e veloce, e ogni stazione di metropolitana sotterranea inghiotte nelle ore di punta migliaia di passeggeri contemporaneamente, che si muovono ritmicamente, con ordine magico, seppure con frenetica velocità: è uno spettacolo nello spettacolo. Tornando indietro nella storia, nessuno avrebbe potuto immaginare che il piccolo, tranquillo villaggio di pescatori chiamato Edo, vicino alla foce del fiume Sumida, si sarebbe sviluppato in questo modo così gigantesco e glorioso. Fu solo nel XIX secolo che l'Imperatore, staccandosi dalla tutela dello shogunato, spostò qui la capitale da Kyoto, e la cittadina di Edo cambiò nome in Tokyo ("capitale dell'est", come indicano i suoi caratteri cinesi). Da allora, la città crebbe in modo tumultuoso e disordinato. I bombardamenti del 1945 ridussero gran parte di Tokyo in macerie; fu l'occasione per ricostruire e ripensare con nuova razionalità l'urbanistica; i progetti però fallirono e Tokyo rinacque come insieme di più città affiancate l'una all'altra, senza soluzione di continuità e senza ordine. Per questo motivo, non esiste un quartiere centrale a Tokyo, ma moltissimi centri urbani. Ad aggiungere la confusione, le case erano numerate non in successione ma nell'ordine in cui venivano costruite. Oggi, per scoprire Tokyo, bisogna progettare una visita progressiva quartiere per quartiere, come se si visitasse una regione intera. Ognuno

Made with FlippingBook - Online magazine maker