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L’Amico del Popolo 2 gennaio 2014 - N. 1

Agordino

taibon - Tante persone alla serata per ricordare il giovane morto sul lavoro Gli amici schivi di Fabio Garavana Appassionato di alpinismo, precipitò a Longarone durante un disgaggio

gosaldo L’incubo del black out e la paura per l’acqua

«Non lo sapevo, ma questa sera ho scoperto di avere un grande amico». Con queste semplici ma toccanti parole Eugenio Bien, emblematica figura dell’alpinismo agor- dino, ha messo il sigillo, sabato sera nella palestra comunale di Taibon, su un’indimenticabile serata, da egli stesso ideata e pro- mossa, «Ricordando Fabio», dedicata a Fabio Garavana, morto tragicamente sul la- voro, a soli 46 anni, il 17 maggio 2012, precipitando al suolo da una parete roc- ciosa lungo la strada che da Longarone sale verso la diga del Vajont, dove era impe- gnato in opere di disgaggio. Bien ha confessato che la conoscenza e l’ammirazione per Fabio gli erano giunte, dopo la sua morte, dalle testimonianze degli amici, che gli avevano rivelato la grande passione per la mon- tagna e per lo sci-alpinismo che, sia pur in silenzio, lo avevano portato a compiere straordinarie imprese so- prattutto nello scenario in- cantevole dell’amata valle di casa, quella di San Lucano. Appassionato da sempre dei monti, Fabio li esplorava con gli sci d’alpinismo, con la mountain-bike, arrampi- cando, in compagnia degli amici, capace di coprire in salita d’inverno anche un dislivello di 60mila metri. Era stato sul Monte Bianco, sull’Ortles-Cevedale, anche sulle Ande, ma le sue escur- sioni avevano privilegiato le Dolomiti, percorse in lungo e in largo e che lo avrebbero senz’altro visto ancora fra di loro nei week-end estivi e in- vernali, se la tragica fatalità non ne avesse interrotto il cammino.

za dei famigliari di Fabio ai quali il sindaco Loretta Ben ha rivolto un pensiero affet- tuoso e solidale ricordando le precedenti vicende che avevano già portato soffe- renza ai genitori Natalina e Mario. Al termine della se- rata, patrocinata dal Grup- po Sportivo e dal Comune di Taibon e dalla Sezione Agordina del Cai, col con- tributo di Livio Benvegnù e, un lungo e prolungato ap- plauso ha sottolineato non solo la bontà dell’iniziativa e del filmato, ma soprattut- to che Fabio Garavana, dai monti del cielo, ha scoperto di avere, assieme a Eugenio, Roberto, Valentino e Danie- le, tantissimi altri amici che non l’hanno dimenticato.

TAIBON - Da sinistra Eugenio Bien, Roberto Soccol, la mam- ma di Fabio Natalina, Valentino Cadorin, la moglie Michela, il papà Mario, Daniele De Colò e Gianpaolo Soratroi.

Ma chi erano i suoi amici? Altrettanto schivi e riserva- ti, la serata di sabato sera, nella palestra di Taibon, il loro paese, è riuscita a rive- lare anche le loro identità: Roberto Soccol, Valentino Cadorin e Daniele De Colò (noto peraltro per le per- formances podistiche), non hanno nascosto un’evidente commozione nel momento di raccontare qualche ricordo, sollecitati dal conduttore della manifestazione, Gian- paolo Soratroi. Non poteva esserci in ef- fetti modo più degno per ravvivare la memoria, pur sempre viva di Fabio, che quella scaturita ancora una volta dall’inventiva e dalla sensibilità di Eugenio Bien, con la collaborazione degli amici: la «costruzione» di un significativo filmato che ha richiesto un impegnati- vo sforzo alla pur collaudata bravura tecnica e di regia di Roberto Soramaè, ben coa- diuvato da Adriano Bianchi. Su un emozionante e docu- mentato testo di Bien, essi hanno creato un dvd di 40 minuti ricco di splendide e inedite immagini, per lo più

raccolte fra i famigliari e gli amici. La sua prima proie- zione è avvenuta davanti a un pubblico particolarmen- te numeroso e alla presen-

AGORDO Gli auguri al Polifunzionale

Auguri per un nuovo anno al Polifunzionale dell’o- spedale civile di Agordo. Sabato prossimo, 4 gennaio, alle 15.30, li porteranno cantando Roberta Conedera e i coristi del Coro Agordo, che hanno voluto fare dono di un pomeriggio di serena allegria agli ospiti della struttura sanitaria. L’invito a partecipare è esteso ai familiari dei degenti, agli operatori sanitari e ai cittadini che vogliono essere vicini anche in questo modo ai nostri anziani. FALCADE Un concerto per Dante Moro Un concerto con pianoforte e orchestra in ricordo dello scultore Dante Moro. Lo ospiterà la chiesa parrocchia- le di Falcade sabato 4 gennaio alle 21, con la parte- cipazione della pianista Silvia Tessari e l’Orchestra Dolomiti Symphonia diretta da Delio Cassetta, che hanno voluto rendere omaggio alla memoria del grande artista falcadino, una delle figure più significative dell’arte contemporanea regionale, scomparso il 14 marzo 2009. Nella serata, patrocinata dalla Provincia di Belluno e dalla Regione Veneto, con la collaborazio- ne di vari enti e persone, saranno eseguite musiche di Liszt, Beethoven ed Elgar. Ingresso libero. AGORDO La Tombola della Befana

GOSALDO - Fiumi d’acqua in centro al paese.

Per le frazioni di Sarasin, Pongan, Faustin, Ciet, Marchet, Titelle, Stuer, Nori, Coda e Piole del comune di Gosaldo, l’incubo del black-out iniziato la mattina di S. Stefano si è concluso sabato sera alle 20.20. Per tre giorni e due notti, una decina di frazioni sono rimaste al buio e al freddo. Nonostante le pressanti richieste del sindaco Gio- condo Dalle Feste, il generatore è arrivato da Agordo per servire le frazioni più alte solamente alle 17 del giorno dopo, sebbene fosse stato promesso già per la serata di venerdì. È stato il sindaco stesso a segna- lare che ad Agordo c’erano dei generatori utilizzabili; nel frattempo due squadre di operatori dell’Enel ave- vano individuato il danno e iniziato a liberare i cavi dell’alta tensione da tutti gli alberi rovinati su di essi. Nelle frazioni più a valle, l’energia elettrica è ar- rivata praticamente in contemporanea al secondo generatore giunto sempre da Agordo. Nella zona di Gosaldo, poco più di cinque centime- tri di neve pesantissima sono bastati per causare l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica e la causa di tutto ciò è attribuibile all’imboschimento selvaggio che interessa tutta la zona, in primis dove corrono i cavi elettrici. Una maggiore attenzione ver- so tutto il territorio montano eviterebbe situazioni di estremo disagio, principalmente per tutte le persone che in montagna vivono stabilmente tutto l’anno. Notevole inoltre il quantitativo di pioggia caduto sempre a Gosaldo tra Natale e S. Stefano: infatti, dalla stazione meteo di S. Andrea, sono stati rilevati 215,4 millimetri, che hanno causato degli smotta- menti e qualche straripamento.

Fedele a un tradizionale appuntamento, il Circolo Auser «El Brói» invita anche quest’anni grandi e pic- cini alla Tombola della Befana riservata ai nipoti, in programma domenica 5 gennaio, alle 20.30, alla sede «Renzo da Rif» di via Rova. Li attende una serata in allegria in attesa dell’ospite d’onore… la Befana. «Nó l è mai en bén se nó l è en mal». La vecchia saggezza, il miglior rimedio

TAIBON - La palestra comunale gremita di pubblico.

«Nó l è mai en bén se nó l è en mal». Di fronte a certi fatti incre- sciosi, frutto di ignoranza e stupi- dità che offendono il buon senso comune, la saggezza dei nostri vecchi si rivela ancora una volta il rimedio migliore. L’antico detto popolare si può applicare infatti al deplorevole episodio che, per il secondo anno consecutivo, ha visto sparire il Bambino Gesù dal pre- sepio predisposto con cura dagli operai del Comune in Piazzetta Vecchia. A qualcuno non è parso vero di ripetere la «bravata» del dicembre 2012, quando degli sco- nosciuti prelevarono le statuette per rimetterle qualche giorno dopo al loro posto. Alla gente che aveva riscontrato con tristezza la nuova sparizione, non era rimasto che augurarsi che,

anche questa volta, Gesù Bambino ritornasse fra i suoi genitori come in tutti i presepi, meglio ancora se durante la Notte santa, allo scoc- care della mezzanotte. Ed ecco l’antico adagio popola- re farsi realtà. Il Bambin Gesù è tornato, infatti, al suo posto nel presepe di Piazzetta Vecchia, con qualche ora di anticipo rispetto alla Mezzanotte Santa, grazie alla generosità di una signora di Feltre, Elena Centeleghe, rimasta profondamente impressionata dal- la notizia del furto della statuetta. La signora Elena, che gestisce il negozio Big Giò a Feltre, non ha avuto esitazione. «Rimasta colpi- ta dall’ignobile gesto», riferisce l’assessore comunale di Agordo Pietro Urpi, «la signora ha voluto rimediare facendo recapitare nel

glia è arrivata nel Cuore delle Do- lomiti come venditore ambulante di frutta e verdura. Un legame che mantiene vivo grazie ai tanti agordini che arrivano oggi nel suo negozio nel centro di Feltre dove vende e noleggia, fra le altre cose, costumi per il Carnevale. «Così la sera della vigilia di Natale», spiega Urpi, «abbiamo provveduto a po- sizionare uno dei due Gesù Bam- bini, quello più piccolo, al centro del presepe, tra Giuseppe e Maria per poi contattare la signora Elena Centeleghe e ringraziarla a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità di Agordo an- che per l’attaccamento dimostrato alla nostra terra». Come dire, insomma, che anche Agordo ha il suo bel «Racconto di Natale», con un insegnamento

per tutti, proprio come in quello originale di Charles Dickens. Il bel presepio di Piazzetta Vecchia, semplice e originale, si è dunque felicemente ricomposto per la festa del Natale con una non trascura- bile sottolineatura che merita di essere fatta al di là del lodevole e generoso gesto. Infatti, pur con- dannando il furto, la signora Ele- na non si è lasciata prendere dalla rabbia o dalla rassegnazione, ma ha subito voluto rimediare. Resta da aggiungere che il fatto è avvenuto nello stesso crocicchio teatro della recente rapina a ma- no armata ai danni dell’edicolante, che suscitò scalpore in tutta la val- lata e non solo, facendo reclamare a gran voce dai commercianti della zona ma anche dai cittadini l’in- stallazione delle telecamere.

negozio di Claudio Sito un pacco con due statuette di Gesù Bambi- no e una lettera con scritto il mo- tivo del dono «ad Agordo terra di gente meravigliosa, la migliore». Elena Centeleghe, infatti, è af- fezionata ad Agordo che frequenta dal 1970, da quando con la fami- AGORDO - Il Presepe di Piazzetta Vecchia con la statuetta del Bambin Gesù donata dalla signora Elena Centeleghe.

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