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Beyond the limits of urban landscape
THE SONG OF HYDROGEN
ATOMS
(
a million people in one string
)
The sky moves too quickly
structural damage, rips and burns
advise caution letting slip muttered
tones of resignation.
In the backwater of the outer city
Anxiety of all derelict buildings
And of the empty spaces, the wrecks
Of a frantic Anthozoan life,
The years broken shattered and crushed
Between concrete and words on a video
Compose horizons of details,
An unstable coral reef
That a ray of sun smashes
Into a Plankton funeral.
We never manage to say anything to each other.
We stay here under a shattered sky
That gives no signs directions or routes:
Only a dense, smoky dimness,
As if one were breathing all the lead
Taken out from words and inks.
CANZONE DEGLI ATOMI DI IDROGENO
(
a million people in one string
)
Il cielo si muove troppo in fretta
/
i danni strutturali strappi e ustioni
/
consigliano cautela a
mezza bocca
/
sfuggono toni di rassegnazione.
Nella risacca della periferia / L’ansia di tutti i palazzi in rovina / E degli spazi vuoti, i relitti / Di
una frenetica vita antozoica, / Gli anni spezzati infranti e fracassati / Fra il cemento e parole
del video / Compongono orizzonti di dettagli, / Instabile barriera corallina / Che un raggio di
sole frantuma / In un funerale di Plancton. / Noi non riusciamo a dirci mai niente, / Restiamo
qui sotto ad un cielo infranto / Che non dà segni indicazioni o rotte: / Solo un’opacità densa e
fumosa, / Come se respirasse tutto il piombo / Rimosso da parole e da inchiostri.