officeautomation-febbraio2013

mazioni in modo da potersi dedicare alle comunicazioni a più alto valore - racconta John Pierre Campi- telli , social commu- nication specialist, Software Group - IBM Italia.Per esempio, se riesco a condividere un contenuto, file, in un luogo comune ac- cessibile ai collabora- tori della mia azien- da, diminuiranno le interruzioni continue mentre sarà possibile concentrarsi sulle in-

benefici che si pos- sono associare all’UC. Le soluzioni oggi di- sponibili, proposte in modalità ‘as a servi- ce’, consentono alle imprese di introdurre strumenti di questa tipologia con minori investimenti inizia- li rispetto a qualche anno fa, permetten- do così alle imprese di ottenere con mag- giore anticipo i bene- fici promessi”. “Si tratta di uno dei temi sui quali la so-

Alberto Lugetti, direzione marketing BT Italia

John Pierre Campitelli, social communication specialist, Software Group - IBM Italia

formazioni e sugli aspetti più rilevanti e significativi. Secondo IBM, con l’integrazione delle tecnologie di comunicazione e quelle di collaborazione si può estendere l’infrastruttura esistente e abilitare la tra- sformazione del business aziendale per raggiungere una semplificazione dei processi, un miglioramen- to dei rapporti di lavoro, una gestione sempre più e ciente, processi decisionali più rapidi e una so- stanziale riduzione dei costi”. “Gli strumenti UCC stanno sempre più influenzando e cambiando le aziende italiane in una logica di sem- pre maggiore e cienza ed e cacia. Infatti uno dei principali punti di forza di queste soluzioni consiste nella possibilità di ridurre i costi come le spese di trasferta e telefoniche e naturalmente la migliore col- laborazione consente di essere non solo più e cienti ma anche più e caci nei rapporti con clienti e forni- tori - spiega Tamara Zancan , product manager uni-

luzione architetturale Collaboration di Cisco porta i maggiori vantaggi per il business, l’esperienza dell’utente e le infrastrutture IT. Una architettu- ra integrata, ora disponibile anche per le piccole aziende a partire dai 25 utenti grazie alla Commu- nication Manager Business Edition 6000, consen- te di indirizzare i processi senza barriere legate a diˆerenti tecnologie o diˆerenti sistemi operativi. Voce, video e contenuti sono gestiti sia su dispo- sitivi dedicati che su pc, Mac e tutti i tipi di dispo- sitivi mobili quali tablet e smartphone - sottolinea dal canto suo Michele Dalmazzoni , collaboration architecture leader di Cisco Italia. Cisco sta lavo- rando con una matrice orientata su due direttrici: un set di processi dedicati ai settori verticali quali il bancario, manifatturiero, moda; e un set rivolto ai processi trasversali quali il tema del social enter- prise; HR 2.0 e l’e-learning integrato”.

fied communications and collaboration di Microsoft Italia. In particolare l’impatto degli strumenti UCC sull’e cacia dei pro- cessi di business è le- gato alla capacità di reagire rapidamente alle esigenze di mer- cato, poiché poten- do accedere alle in- formazioni in maniera più semplice e velo- ce, gli utenti azienda- li, riescono a essere sempre più flessibili e produttivi. Microsoft

“Per IBM è chiara- mente un settore in continua evoluzio- ne. Stiamo assisten- do a una transizione dalle soluzioni di co- municazione e colla- borazione unificata a soluzioni di social communication che permettono agli uti- lizzatori di beneficia- re degli strumenti di social networking messi a loro dispo- sizione per facilita- re l’interscambio di conoscenza e infor-

Tamara Zancan, product manager unified communications and collaboration di Microsoft Italia

Michele Dalmazzoni, collaboration architecture leader di Cisco Italia

73

febbraio 2013

Made with