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Beyond the limits of urban landscape
X
th
BLADE
December swiftly turns the corner
The New Year snatching at my throat:
the serene majesty of the wintry cold
Broken by the rage of industry.
The naked beams of commerce,
The appalling truths of capital
(usury, repetitive consumption)
Palpable in the deep of the night,
The darkest hours are the longest:
then the workplace death of the awakening
in the grey of the ashes of time,
and of a future gone up in smoke
in all the bitter factories of nothing,
mechanical hunger digging
destruction inside our guts.
And in this gothic fog History
really is a nightmare without end
while we swim into the sea
of stars in the galaxy in the vacuum
losing forever all the lighter atoms,
vanishing in the deepest corners of the sky,
in the emptiness of the Big Rip, of the entropy.
X LAMA
Dicembre volta l’angolo in fretta / e l’anno nuovo
mi azzanna alla gola: / la quieta maestà del clima
freddo / è rotta dalla rabbia dell’industria. / Le nude
travature del commercio, / le atroci verità del capitale
(l’usura, consunzione ripetuta) / le trovi al tatto in
fondo alla notte, / le ore più buie che durano a lungo:
poi c’è la morte bianca del risveglio / nel grigio
della cenere del tempo, / e del futuro andato in
fumo / in tutte le aspre fabbriche del nulla, / fame
meccanica che scava dentro / le nostre budella
l’annientamento. / E in questa nebbia gotica la
storia / è un incubo davvero e senza fine / mentre
nuotiamo nel mare di stelle / della galassia
perdendo nel vuoto / per sempre tutti gli atomi
leggeri / scomparsi in fondo agli angoli del cielo / nel
vuoto del big rip, dell’entropia.