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Articolo tecnico

Luglio 2016

72

www.read-eurowire.com

Analisi progettuale di una

trefolatrice planetaria di

grandi dimensioni mediante

strumenti CAE

A cura di Giorgio Pirovano, MFL Group, e Fabiano Maggio, EnginSoft SpA

Introduzione

La progettazione di una trefolatrice

planetaria dotata di dispositivo di

detorsione non è semplice, a causa

della rotazione “planetaria” delle parti

che introduce effetti dinamici difficili da

valutare, in particolare se la prestazione è

estrema a causa della grande massa della

bobina, delle configurazioni di carico e

della velocità di rotazione.

Al fine di evitare eventuali rischi e ottenere

i dati di progettazione più precisi possibile,

MFL ha coinvolto EnginSoft come partner

affidabile in questo progetto per la sua

competenza in materia di simulazione.

Per

questo

specifico

progetto,

la

valutazione dinamica complessiva della

trefolatrice planetaria è stata affidata a

EnginSoft.

Al fine di ottenere risultati affidabili

e precisi, è necessario utilizzare un

software multibody potente e versatile: il

RecurDyn®.

D’altro canto, MFL deve completare

la progettazione di tutte le parti per

soddisfare il requisito strutturale in termini

di resistenza e durata.

Metodi e definizione

dei problemi

Questa colossale trefolatrice planetaria

sarà utilizzata per produrre cavi con diversi

diametri e combinazioni di trefoli, in modo

che le bobine caricate sulla macchina

possano avere dimensioni e posizioni

diverse sul rotore principale. Inoltre, le

bobine sono naturalmente sbilanciate

a causa di errori di avvolgimento, il che

comporta degli scenari diversi per quanto

riguarda il carico da analizzare.

L’obiettivo consiste nell’identificazione

del caso peggiore in termini di potenza

necessaria per i motori e di sollecitazione

sui componenti.

Gli ingegneri di EnginSoft sono incaricati

di identificare le peggiori condizioni

possibili

attraverso

la

simulazione

dinamica. L’approccio ha inizio con una

singola gabbia; un’analisi definisce la

configurazione peggiore. Dopo di che,

insieme a MFL, vengono definiti gli scenari

di carico finito.

Il passo successivo è la simulazione

dinamica dei diversi scenari di carico

applicando la peggiore condizione di

gabbia definita in precedenza. Alla fine, è

possibile ottenere le peggiori condizioni di

funzionamento dell’intera macchina.

In altre parole, questa attività consiste

nell’applicazione scientifica e precisa della

progettazione sperimentale (DOE).

Modello di dinamica

dei corpi rigidi

Viene eseguita un’analisi della dinamica

dei corpi rigidi; i carichi interni e la

potenza/coppia dei motori dipendono

principalmente

dall’accelerazione

e

dalle inerzie delle parti in movimento,

pertanto non c’è la necessità di

introdurre la flessibilità nel modello (che

comporterebbe un aumento significativo

dello sforzo computazionale).

Partendo dalla geometria CAD 3D della

macchina di MFL, il modello dinamico

viene definito nell’ambiente RecurDyn®.

Il risultato è un modello accurato con più

di 100 corpi.

La maggior parte delle proprietà inerziali

è derivata automaticamente dal CAD,

ma numerosi corpi sono parametrizzati

all’interno del software multibody.

Ovviamente, il collegamento fra i diversi

corpi simula perfettamente il reale collega-

mento cinematico (ingranaggi, alberi, ecc.)

in modo da ottenere un modello che è il

più vicino possibile alla macchina reale in

termini di gradi di libertà.

Gli ingranaggi sono componenti speciali

della libreria RecurDyn® e sono progettati

Figura 1

:

Rotazioni su una trefolatrice planetaria

Figura 2

:

Gabbia singola della trefolatrice

planetaria

Figura 3

:

Metodo e approccio DOE

Gabbia singola

Gabbia singola

Gabbia singola

Dimensione della bobina

DOE

Carico

sulle parti

Potenza

del motore

Sbilanciamento

della bobina

Combinazione

di bobine