Un ponte verso
il mondo
"I Bambini delle Fate" a soste-
gno di un progetto nel reparto di
Neuropsichiatria dell'infanzia e
dell'adolescenza degli Spedali Ci-
vili di Brescia.
Il progetto
"Un ponte verso il mon-
do"
ha come obiettivo il migliora-
mento delle abilità socio-comunica-
tive dei bambini affetti da autismo.
Un ponte fa incontrare persone, in-
crociare destini, segnare vite. Nome
giusto, dunque, quel “Un ponte
ver- so il mondo”, scelto per un
importante progetto che punta a
migliorare l’abilità socio-comunica-
tiva nei bambini affetti da autismo.
Quel “Ponte” è attraversato ogni
giorno nel reparto di Neuropsichia-
tria dell’Infanzia e dell’Adolescen-
za degli Spedali Civili di Brescia da
professionisti preparati, da volontari
generosi e da genitori premurosi,
tutti protesi verso un unico obietti-
vo: tendere una mano, scaldare un
cuore, scalfire quel muro impalpa-
bile che divide un bambino autisti-
co dal mondo che lo circonda. Una
simile iniziativa d’“eccellenza”, di
cui la sanità lombarda va giusta-
mente fiera, non poteva non attirare
l’attenzione e l’impegno de “I Bam-
bini delle Fate”.
“Quando ce ne hanno parlato - ri-
corda Franco Antonello, presidente
- non ho avuto dubbi: “I Bambini
delle Fate” abitavano anche lì, e noi
non potevamo restare indifferenti.
Le caratteristiche del progetto, la
sua efficacia sociale, le conseguenti
ricadute sul territorio, ci hanno su-
bito spinti ad un deciso e convinto
sostegno al progetto “Un ponte ver-
so il mondo”. Il resto è cronaca. La
cronaca che “I Bambini delle Fate”
hanno già letto e conosciuto in tante
iniziative, costruite con la generosi-
tà di tanti imprenditori e gestite con
trasparenza e professionalità dalla
Fondazione di Castelfranco Veneto.
Ora quel “Ponte” a Brescia sta rag-
giungendo una trentina di bambini
dai due ai sei anni per un intervento
Franco Antonello è un papà dalle mille risorse che non si
è mai arreso di fronte all’autismo che ha colpito suo figlio
Andrea, un sorridentissimo ragazzo riccioluto. La loro sto-
ria l’ha già raccontata, dopo un viaggio in moto per il Su-
damerica, nel 2012 nel libro “Se ti abbraccio non avere
paura”. I Bambini delle Fate viene fondata nel 2005, e si
occupa di sostenere progetti i cui beneficiari sono bambini
e ragazzi con autismo e disabilità e le loro famiglie. Il loro
nuovo modo di Fare Sociale è costante e continuativo, per
questo chiedono alle aziende che vogliono sostenerli una
quota mensile senza la quale le associazioni non potrebbero
portare avanti i loro progetti d’inclusione sociale.
CHI SONO FRANCO E ANDREA?
Tescoma
sostiene il
progetto
“Un ponte verso
il mondo”
dal 2013.
I BAMBINI DELLE FATE
precoce e intensivo, e sosterrà
venticinque bambini con auti-
smo ad alto funzionamento. Un
impegno forte e concreto, ma
che ha bisogno di continuità.
Alla Fondazione ne sono certi:
"gli imprenditori bresciani ri-
sponderanno al nostro appello
con rinnovata e ancor più gene-
rosa disponibilità."
Un ottimismo suffragato dai numeri.
Solo nel Veneto sono tredici i progetti
sociali sostenuti da " I Bambini delle
Fate" e dal contributo degli impren-
ditori presenti nei singoli territori.
Un "circolo virtuoso" che si alimenta
dal 2005; esattamente da quando la
Fondazione di Castelfranco Veneto
lanciò la sua originale ed efficace
formula a favore del mondo dell'as-
sociazionismo. Ma non bisogna ac-
contentarsi. Soprattutto non ci si può
rassegnare alle tante segnalazioni
e richieste di aiuto che quotidiana-
mente vengono lanciate. Per questo
"I Bambini delle Fate" continueran-
no a metterci il cuore e ogni energia
per dare una risposta a tutti, e sicura-
mente potranno contare sul sostegno
di tanti "Capitani coraggiosi", di im-
prenditori capaci di vivere con ugua-
le intensità il successo della propria
azienda e lo sviluppo economico e
sociale della comunità in cui vivono.
PROGETTO