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EuroWire – Luglio 2008

89

articolo tecnico

ad elevata resistenza alla cavitazione

combinato con un rivestimento secondario

che consenta un rilassamento degli sforzi

più rapido.

2.1.2 Formazione di cavità nel rivestimento

primario.

La

Figura 4

mostra delle immagini

al microscopio di alcune cavità formatesi in

una fibra rivestita con diametro esterno di

500 μm, dopo una variazione ciclica della

temperatura fra 85ºC e -60ºC. Si possono

osservare rotture del rivestimento di forma

irregolare di varie dimensioni nello strato

di rivestimento primario. La presenza di

rotture del rivestimento ben aperte, sotto

forma di vuoti, indica l’esistenza di sforzi

di trazione triassiale nello strato primario a

temperatura ambiente.

Per la teoria della meccanica della frattura,

si definisce resistenza alla cavitazione il

parametro che rappresenta tale resistenza

in un materiale. Quando uno sforzo

triassiale raggiunge questo punto critico,

il materiale inizia a rompersi e a formare

cavità interne. É stato calcolato e provato

sperimentalmente che per una gomma

ideale, lo sforzo triassiale per allargare

un foro sferico molto piccolo è pari a

(5/6)E, dove E rappresenta il modulo di

Young.

[6]

Qualsiasi difetto di reticolazione

microscopico nel materiale può costituire

il punto di rottura iniziale. Ciò significa

che, per un rivestimento primario di 1MPa,

uno sforzo di trazione triassiale di 0,83MPa

può già causare la formazione di cavità

secondo il meccanismo di crescita illimitata,

qualora il materiale di rivestimento si

comporti come una gomma ideale. Con

un’appropriata progettazione molecolare

della struttura reticolata del rivestimento,

si può ottenere l’elevata resistenza alla

cavitazione desiderata, con valori che

superano in modo significativo il modulo

del rivestimento.

In questo tipo di rivestimento primario ad

elevata resistenza alla cavitazione, le piccole

cavità non cresceranno illimitatamente

ed il materiale non si romperà nemmeno

nel caso di valori di sforzo di trazione

relativamente alti nel rivestimento primario.

2.2 Cavità indotte da sollecitazioni

meccaniche

Oltre allo sforzo idrostatico e termico,

la formazione di cavità nei rivestimenti

primari può essere causata anche da

sforzi triassiali anisotropici risultanti da un

impatto meccanico nella fibra rivestita.

Durante alcuni test di resistenza del

rivestimento alla delaminazione, realizzati

tirando la fibra attraverso un sistema di

riavvolgimento, è stato osservato che il

rivestimento si strappa se sottoposto a

tensioni elevate.

[4]

Quando si applica una forza meccanica

esterna ad una fibra rivestita, gli strati di

rivestimento si deformano generando

un campo di sforzo non uniforme nel

materiale di rivestimento. La

Figura 5

illustra schematicamente la deformazione

degli strati di rivestimento sottoposti ad

una forza laterale F. Poiché il rivestimento

secondario è costituito da un materiale

molto più rigido del rivestimento primario,

lo strato secondario si comporta come

un tubo vuoto, sottoposto a pressione

laterale, che passa dalla forma tubolare ad

una forma ovale, ma senza che lo spessore

del rivestimento si deformi. Il rivestimento

primario è fissato da entrambi i lati al

vetro ed al rivestimento secondario, ed

è forzato a deformarsi internamente. Le

aree del rivestimento primario lungo la

direzione della forza sono compresse, e

le aree perpendicolari alla direzione della

forza sono sottoposte ad allungamento.

Lo sforzo di trazione in queste aree

sottoposte ad allungamento presenta una

componente triassiale significativa che

può causare cavitazione del rivestimento

primario qualora lo sforzo superi la

resistenza alla cavitazione del rivestimento.

La

Figura 6

evidenzia un campo di sforzo

normale

medio

calcolato

mediante

l’Analisi ad Elementi Finiti nello strato di

rivestimento primario di una fibra con

una geometria del diametro esterno di

125/240/410 μm, sottoposta ad una forza

laterale simulata.

Il risultato mostra quantitativamente i

diversi campi di sforzo che variano dallo

sforzo di compressione (-) allo sforzo di

trazione (+). Come illustrato dalla

Figura 6

,

le aree sottoposte allo sforzo di trazione

maggiore sono i punti perpendicolari alla

direzione della forza applicata e vicino

ad entrambi i lati delle interfacce fra il

vetro ed il rivestimento primario, e fra il

rivestimento primario ed il rivestimento

secondario. Queste sono le aree ove la

cavitazione presenta maggiore probabilità

di iniziare a manifestarsi quando viene

applicata una forza meccanica laterale.

La

Figura 7

mostra qualche esempio

di cavità indotte intenzionalmente nel

rivestimento primario, causate da impatti

laterali meccanici. La forza laterale

deve essere dinamica con la velocità,

o longitudinalmente (scivolamento) o

perpendicolarmente (colpo). Una forza

laterale statica può condurre solo a

delaminazione. Nella

Figura 7

, l’impatto

meccanico è stato creato facendo

scivolare una barra metallica del diametro

di 1mm longitudinalmente rispetto alla

fibra. Con un’apparecchiatura realizzata

attaccando la barra di metallo ad un

tester di sfregamento automatico, sono

state applicate velocità controllate e

forze controllate aggiungendo vari pesi

alla stessa. Sia la forza, sia la velocità

d’impatto influenzano lo sforzo indotto

nel rivestimento. A velocità molto basse,

si produce delaminazione piuttosto

che cavitazione del rivestimento. Ciò

può accadere poiché la ridotta area di

delaminazione che si forma al contatto

iniziale con la forza, si propaga lungo

la fibra rilasciando lo sforzo di trazione

nel rivestimento. Come illustrato nella

Figura 7

, le cavità e/o la delaminazione

possono generarsi da medie ad alte

velocità. Le cavità sono localizzate nelle

due aree laterali, in accordo con la teoria.

Cavità e delaminazione sono due moda-

lità di errore in concorrenza. Possono

essere presenti individualmente o contem-

poraneamente, secondo le caratteristiche

di adesione e la resistenza alla cavitazione

Figura 7

:

Esempi di formazione di cavità/delaminazione nel rivestimento primario causate da impatti meccanici

laterali

Figura 8

:

Preparazione del campione per la prova di resistenza alla cavitazione

Placca di vetro

Resina (100 μm )

Barra di quarzo