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EuroWire – Maggio 2011

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articolo tecnico

stabilito come variabile da 0,3 a 0,7.

Le costanti del materiale e la condizione di

trafilatura per l’analisi FEM sono indicate

nella

Tabella 1

.

Sono state esaminate le variazioni dello

sforzo di trafilatura nel lato interno della

filiera mediante l’analisi FEM, utilizzando

fili con inclusioni di varie dimensioni.

La

Figura 3

illustra i risultati. É stato

riscontrato che lo sforzo di trafilatura si

sposta rapidamente verso l’alto quando

un’inclusione passa attraverso la filiera.

Si può notare che all’aumentare della

relazione fra le dimensioni dell’inclusione

e il diametro del filo, cioè Di/Do, aumenta

anche lo sforzo di trafilatura. Nel caso di un

filo con un’inclusione per la quale Di/Do è

pari a 0,7, lo sforzo di trafilatura raggiunge

la resistenza del filo.

Ciò significa che vi è un’elevata probabilità

che il filo si rompa. Prendendo in

considerazione il fattore di sicurezza, si

suppone che esiste il rischio che il filo si

rompa quando Di/Do è superiore a 0,4.

Sono state misurate le dimensioni delle

inclusioni sulla superficie della frattura

durante la trafilatura di fili d’oro con

diametri tra 20 e 50µm.

La

Figura 4

mostra la frequenza di rottura

del filo per diversi valori di Di/Do. Questa

figura indica che il filo può rompersi se

Di/Do è pari a 0,3 o maggiore e che la

frequenza più elevata di rottura di un filo si

ha quando Di/Do è approssimativamente

pari a 0,7.

3.2 Effetto delle particelle estranee

In alcuni casi i materiali estranei sono

presenti sulla superficie del filo durante la

trafilatura, oppure possono entrare nella

filiera attraverso il lubrificante.

Questi materiali estranei si formano

principalmente per erosione del filo o della

filiera o dell’equipaggiamento, oppure

possono originarsi dalla polvere presente

nell’aria. Secondo la forma e la durezza del

materiale estraneo, la rottura del filo può

verificarsi come illustrato nella

Figura 5

.

Come esempio, la

Figura 6

mostra

immagini del microscopio a scansione

elettronica (SEM - Scanning Electron

Microscope) e fotografie dello spettro-

metro EDS di un filo dopo la trafilatura con

materiali estranei sulla superficie del filo.

Il materiale del filo è acciaio inossidabile

austenitico.

L’analisi con spettrometro EDS ha

evidenziato che il materiale estraneo

consiste in carburo di ferro, che includeva

una piccola componente di Ni. Le

dimensioni erano 0,53x0,27mm, e Di/

Do era approssimativamente pari a 0,2. Si

suppone che la rottura del filo non è stata

causata dal basso valore di Di/Do.

La

Figura 7

illustra i risultati, ottenuti con

l’analisi FEM, della trafilatura di un filo con

materiale estraneo vicino alla superficie.

Il materiale estraneo e il filo sono uniti

meccanicamente all’interfaccia corrispon-

dente. Dopo ripetute operazioni di

trafilatura, lo sforzo agisce sull’interfaccia

e causa la separazione nella medesima,

generando uno spazio vuoto. Nel presente

studio è stato utilizzato il codice FEM a tre

dimensioni MSC/Marc Mentat 2008r1.

Costanti meccaniche per l’oro

Modulo di Young

80GPa

Rapporto di Poisson

0.44

Curva dell’incrudimento

σ=475ε

0.07

Condizione del materiale per l’inclusione

Materiale

A1

2

O

3

, SUS304

Modulo di Young

300, 194GPa

Rapporto di Poisson

0.23, 0.30

Limite di snervamento

4.3, 0.205GPa

Semiangolo della

filiera, riduzione

α

=7º, R/P=10%

Coefficiente d’attrito

0.05μm

Tabella 1

:

Condizioni dei materiali e di trafilatura per l’analisi FEM

Figura 5

:

Schema della rottura di un filo causata da materiale estraneo

B) Caso di inclusione

ridotta o morbida

A) Caso di inclusione

estesa o dura

Figura 6

:

Immagine SEM e analisi componenziale del filo con materiale estraneo

C) Contenuto di Ni

A) Immagine SEM del filo trafilato

B) Contenuto di Fe