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Da pasto frugale e veloce a cibo trash per generazioni

di adolescenti, dapprima snobbatodai cultori della cucina edora elevatoa capolavoro

gastronomico, l’hamburger è da sempre, in tanti modi, un vero e proprio fenomeno

di costume e la ricerca di quello perfetto ha contagiato anche me...

Un famoso proverbio recita “ogni lustro si cambia gusto” e se questo vale,

che so, per i ravioli di zucca di cui un tempo non volevo assolutamen-

te sapere e adesso invece ne vado matta, mi chiedo se sia applicabi-

le anche agli stili di vita. C’è una domanda che mi sono trovata a

pormi spesso in questo periodo: i piaceri della vita restano sem-

pre gli stessi oppure cambiano? E cambiano perché si sceglie

di cambiarli, o perché ci si trova in balia degli eventi? Nel

mio caso sono cambiati come sono cambiati la mia vita e

i miei impegni negli ultimi tempi, non perché l’abbia

scelto, ma perché le situazioni - felici o tristi - che

si sono verificate nei mesi passati, mi hanno

portata a stravolgere completamente le mie abitudini. Una cosa che ho

sempre amato fare da quando vivo da sola era passare lunghe, pigre

serate in casa, accendere i fornelli per preparare qualcosa di non

impegnativo, ma comunque “cucinato”, apparecchiare la

tavola per uno, ma apparecchiarla bene,

con una bella tovaglia anche se in ver-

sione “single”, candele, un tovagliolo

vero, il servizio di piatti coordinato,

con la mise en place completa anche

se il pasto prevedeva solo una portata.

Non tutte le sere certo, c’erano an-

che altrettanto pigre cene che mi

vedevano accampata sul divano

davanti alla tv, con il vassoio

sulle ginocchia. O ancora la

mia famigerata “cena in vasca”,

quella per cui tutti gli amici mi

hanno sempre presa in giro: cu-

cinavo qualcosa di veloce mentre

riempivo la vasca, accendevo le can-

dele tutto intorno, musica soft, un ca-

lice di vino, e passavo almeno un’ora in ammol-

lo, con il vassoio sul tavolino accanto, regalandomi questa super coccola che per certe

amiche, mogli, mamme, sarebbe stata un lusso che non si sarebbero mai potute concedere.

contagiata dalla

Non sono

mai stata il classico

“angelo del focolare”, ma

ultimamente a casa non ci sono

proprio mai e il frigorifero

è il primo a farne le spese...

perché non faccio più

la spesa!

Bridget Chi?

Ero un po’ titubante all’idea di

scrivere un “diario non proprio

segreto” del magico mondo (o

lo definirei piuttosto giungla) dei

single di oggi, ma per le lettrici

che non sono proprio lo stereoti-

po della casalinga perfetta, ecco

che va in scena la mia vita di “zi-

tella 2.0”, il mio diario anti-Brid-

get Jones – non così imbranata,

non così alcolizzata, non così in

lotta con la bilancia… inutile dire

che ogni riferimento a persone o

fatti realmente accaduti è pura-

mente casuale!

Bridget chi?

4/2016

anni

45