![Show Menu](styles/mobile-menu.png)
![Page Background](./../common/page-substrates/page0045.jpg)
Da pasto frugale e veloce a cibo trash per generazioni
di adolescenti, dapprima snobbatodai cultori della cucina edora elevatoa capolavoro
gastronomico, l’hamburger è da sempre, in tanti modi, un vero e proprio fenomeno
di costume e la ricerca di quello perfetto ha contagiato anche me...
Un famoso proverbio recita “ogni lustro si cambia gusto” e se questo vale,
che so, per i ravioli di zucca di cui un tempo non volevo assolutamen-
te sapere e adesso invece ne vado matta, mi chiedo se sia applicabi-
le anche agli stili di vita. C’è una domanda che mi sono trovata a
pormi spesso in questo periodo: i piaceri della vita restano sem-
pre gli stessi oppure cambiano? E cambiano perché si sceglie
di cambiarli, o perché ci si trova in balia degli eventi? Nel
mio caso sono cambiati come sono cambiati la mia vita e
i miei impegni negli ultimi tempi, non perché l’abbia
scelto, ma perché le situazioni - felici o tristi - che
si sono verificate nei mesi passati, mi hanno
portata a stravolgere completamente le mie abitudini. Una cosa che ho
sempre amato fare da quando vivo da sola era passare lunghe, pigre
serate in casa, accendere i fornelli per preparare qualcosa di non
impegnativo, ma comunque “cucinato”, apparecchiare la
tavola per uno, ma apparecchiarla bene,
con una bella tovaglia anche se in ver-
sione “single”, candele, un tovagliolo
vero, il servizio di piatti coordinato,
con la mise en place completa anche
se il pasto prevedeva solo una portata.
Non tutte le sere certo, c’erano an-
che altrettanto pigre cene che mi
vedevano accampata sul divano
davanti alla tv, con il vassoio
sulle ginocchia. O ancora la
mia famigerata “cena in vasca”,
quella per cui tutti gli amici mi
hanno sempre presa in giro: cu-
cinavo qualcosa di veloce mentre
riempivo la vasca, accendevo le can-
dele tutto intorno, musica soft, un ca-
lice di vino, e passavo almeno un’ora in ammol-
lo, con il vassoio sul tavolino accanto, regalandomi questa super coccola che per certe
amiche, mogli, mamme, sarebbe stata un lusso che non si sarebbero mai potute concedere.
contagiata dalla
Non sono
mai stata il classico
“angelo del focolare”, ma
ultimamente a casa non ci sono
proprio mai e il frigorifero
è il primo a farne le spese...
perché non faccio più
la spesa!
Bridget Chi?
Ero un po’ titubante all’idea di
scrivere un “diario non proprio
segreto” del magico mondo (o
lo definirei piuttosto giungla) dei
single di oggi, ma per le lettrici
che non sono proprio lo stereoti-
po della casalinga perfetta, ecco
che va in scena la mia vita di “zi-
tella 2.0”, il mio diario anti-Brid-
get Jones – non così imbranata,
non così alcolizzata, non così in
lotta con la bilancia… inutile dire
che ogni riferimento a persone o
fatti realmente accaduti è pura-
mente casuale!
Bridget chi?
4/2016
anni
45