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Articolo tecnico

Maggio 2017

71

www.read-eurowire.com

Alcuni anni fa la società Prysmian ideò

un nuovo tipo di cavo in cui si utilizza

il materiale HPTE (Elastomero ad alte

prestazioni) anziché lo XLPE. Questo

materiale presenta caratteristiche equiva-

lenti allo XLPE. La differenza consiste nel

fatto che non vi è reticolazione e pertanto

alcun sottoprodotto, il HPTE è riutilizzabile,

consente tempi di produzione più brevi,

una zona d’installazione ridotta ed è

compatibile con i componenti di rete

esistenti. Entrambi i materiali XLPE e HPTE

sono utilizzati per la produzione di media

e alta tensione del cavo.

Necessità di materiale

plastico pulito per cavi

MV e EHV

La purezza del materiale plastico che

viene utilizzato per l’isolamento di

cavi HV ed EHV (altissima tensione) è

estremamente importante. Quanto più

puro è il composto (

Figura 1

), tanto minore

è il rischio di un guasto.

Impurità metalliche di 50μm

possono di

per sé danneggiare il prodotto finale e

quindi determinare un notevole aumento

dei costi.

Ad esempio, la riparazione di un cavo

sottomarino difettoso che è stato

danneggiato da materiali contaminanti,

può comportare settimane di inattività.

Inoltre,

il

composto

contaminato

dell’isolamento può causare sia difetti nel

cavo, sia guasti conseguenti durante il

test di scarica dielettrica con effetti che si

ripercuotono a livello industriale durante il

processo produttivo.

Nell’ambito della produzione di cavi EHV,

essi sono testati presso lo stabilimento con

una tensione di prova pari a 2,5 volte la

tensione nominale.

Generalmente, ciascun sito di produ-

zione registra approssimativamente da

cinque a sei guasti l’anno (

Figura 2

) che

causano perdite enormi. Già un solo

guasto provoca costi fino a 150.000 euro

prima ancora che il cavo sia posato nella

posizione prevista.

Inoltre, si perde del tempo prezioso,

non permettendo di rispettare le date

di consegna previste. Spesso, devono

essere utilizzati dei giunti non concordati,

danneggiando

così

l’immagine

di

qualità del produttore con potenziali

sanzioni contrattuali. É per queste

ragioni che alcune norme per cavi ad alta

tensione richiedono che siano escluse

contaminazioni a partire da 75μm nei

materiali lavorati.

[3]

Inoltre, i cavi devono essere progettati

secondo le linee guida dell’associazione

AEIC (

Association of Edison Illuminating

Companies

), in modo tale da essere

utilizzabili per una vita utile di almeno

40 anni. Di conseguenza, è necessario

verificare che il materiale abbia una

purezza del 100% prima che venga inserito

nel prodotto finale.

Le prove a campione non sono sufficienti

per escludere in modo affidabile qualsiasi

tipo di contaminazione.

Oggi i produttori di cavi utilizzano dei

filtri per catturare le impurità nella fusione

dei materiali XLPE e HPTE prima del loro

inserimento nel cavo.

I filtri vengono posizionati direttamente

nel fluido dopo l’estrusore, prima della

testa trasversale.

Tuttavia, questi filtri possono intasarsi

a causa di materiale carbonizzato, o

dell’eccessiva quantità di contaminanti

dopo un certo periodo di funzionamento.

Quindi la pressione del materiale fuso

nell’estrusore può aumentare in modo

significativo fino a richiedere l’arresto

della produzione per sostituire i filtri, il

che significa che successivamente sarà

necessario un giunto in quella posizione.

I giunti, ovvero i punti in cui i cavi

sono saldati insieme sono realizzate

manualmente e sono sempre critiche,

in particolare per quanto riguarda i cavi

sottomarini per le applicazioni offshore.

È per questa ragione che i produttori di

cavi puntano a fornire lunghezze di cavi

consistenti che presentino solo un minimo

numero di giunti poiché questi presentano

un potenziale rischio di guasto.

Siccome i filtri ostruiti riducono la

produttività della linea, vengono richiesti

dei metodi affidabili che consentono di

rilevare e selezionare le contaminazioni

nel materiale di polietilene.

La garanzia di purezza

nei materiali XLPE

e HPTE prima della

lavorazione del

materiale: controllo e

selezione

Oggi, per il controllo dei pellet, vengono

utilizzati dei sistemi sia nei laboratori sia

per il monitoraggio in linea durante il

processo di produzione dei granuli.

La maggior parte di tali sistemi si basa

sulla tecnologia ottica per rilevare le

contaminazioni sul pellet.

Tuttavia, questi sistemi non consentono di

rilevare la contaminazione all’interno dei

pellet.

Il sistema di controllo e selezione descritto

di seguito consente una garanzia di

qualità in linea del 100% utilizzando la

Figura 1

:

Composto isolante di alta qualità

Figura 2

:

Sezione trasversale di un cavo EHV con

guasto

Figura 3

:

Sistema di controllo e di selezione

mediante macchina fotografica a raggi X (verde),

ottica (giallo), a infrarossi (rosso) e a colori (blu)