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Riguardo alle miscele sono d'accordo con il Signor MAURICE
DES OMBIAUX, che non è necessario considerare il cocktail come
un
aperitivo. Ci sono i cocktails per il mezzogiorno, c'è quello
per le cinque del pomeriggio, quello per le sette della sera, ed
-ognuno è preparato in differente maniera; ci sono i cocktails
dolci,
ci
sono quelli secchi, quest'ultimi sono più adatti per
l'aperitivo.
Sono anche d'accordo con RIP che dice:« Un cocktail en effet,
doit se composer avec esprit, l'assemblage des liqueurs doit
etre realisé harmonieusement, selon le gout de chacun, et ap–
proprié aux saisons, aux latitudes, aux ages et aux heures
».
Non sono d'accordo però con certi barmen, che preparano e
insegnano a preparare le miscele senza il « shaker
»
(doppio
,gobelet). Senza agitare un cocktail nel shaker non lo si può
chia~
mare un cocktail, bensi un miscuglio. Per preparare un cocktail
originale bisogna agitarlo bene e che i diversi liquidi si confon–
-dano fra loro per formarne uno solo. Non sono d'accordo con ·
coloro che abusano dei bitter nella preparazione delle miscele
(Angostura, Orange, Peach, Ginger, Fernet, Aloè, ecc.). Non
~busate
mai di questi amari, seguite questo ricettario: uno spruz–
zo di più potrebbe guastare il vostro preparato.
Riguardo alle pagliette (Chalumeaux) si può adoperarle
soltal).to con i cocktails dolci e con le altre bibite, ma con i co–
cktails secchi od aperitivi è assurdo.
Ci sono ed esistono tanti barmen che preparano i cocktails
classici a modo loro; la maggior parte sono convinti di prepararli
come l'originale ma dìfficilrnente si trovano d'accordo.
Ho iniziato questo libro nel
1920,
e dopo pazienti ricerche sul–
le origini, credo di presentarlo al pubblico quasi al completo.
Non si creda di trovare in questo ricettario le migliaia di mi–
scele che i barmen lanciano per il mondo come creazioni proprie;
è molto facile creare una miscela e poi darle un nome; special–
mente nella Cote d'Azur tutti i giorni si creano delle specialità,
perciò non è facile portarle
a
conoscenza dei miei gentili lettori.
Dopo tutto non sono indispensabili perchè vengono conosciuti
molto raramente.