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L'ICT in azienda
Faccia a faccia con
gli utenti
sottostanti per poter progettare e collocare al po-
sto giusto i controlli e caci per presidiare i flussi
di ricavo.
Certo poi la tecnologia come sempre dà una mano
e il mercato oƒre soluzioni e caci anche se poche
sono ‘oƒ the shelf’. Su questo noi abbiamo anni di
esperienza che, in Telecom, abbiamo fortemente
capitalizzato e sulla quale stiamo investendo per
mettere a disposizione anche del gruppo nel suo
complesso una metodologia robusta e un approc-
cio sistematico alla revenue assurance.
Quali sono le attività che costituiscono la revenue
assurance? E come si correlano con le attività di
assurance, per esempio del processo di fatturazio-
ne al cliente o di analisi dei trend?
La revenue assurance nella aziende Telco, ma non
solo, spesso si basa molto sulle attività di contra-
sto e contenimento del fenomeno della difettosità
sia del processo di business che di realizzazione
tecnica da parte dell’IT. Sarebbe auspicabile inve-
stire di più sul processo di prevenzione del rischio
di perdite (leakage). Le attività di assurance dell’IT
abilitano e ottimizzano i monitoraggi della reve-
nue assurance, nel senso che attività di monitoring
di tipo quantitativo (ovvero in logica di funziona-
mento) possono essere riutilizzate e sfruttate per
un monitoraggio secondo le logiche di business
che la catena sistemica oggetto dell’osservazione
deve esprimere. Il monitoraggio finalizzato a os-
servare i trend rispetto agli obiettivi di budget, che
è tipico delle attività di business monitoring nelle
aziende (nei settori del marketing), si diƒerenzia
rispetto a quello della RA per il controllo sulla ‘re-
venue chain’ che può abilitare bonifiche, correzio-
ni e recuperi non a fronte di cause esogene – per
esempio domanda, concorrenza, e cacia dei canali
di vendita, comportamento dei cliente, ecc. - ma
di cause endogene – ovvero sistemi, procedure e
processi interni.
Quali sono le componenti fondamentali del pro-
cesso di revenue assurance e le tecnologie sotto-
stanti che le supportano?
L’utilizzo dei big data può fornire una gestione
potente delle informazioni, che aiuta sicuramente
nella definizione e comparazione e nell’identifica-
zione, in modo proattivo, di potenziali leakage e
dei processi della catena di ricavi non ottimizzati.
Sicuramente risultano molto validi strumenti di ETL
(extract, transform & load) che aiutano la raccolta
dei dati, e che costituiscono la base per le analisi
e per i controlli che il processo di monitoraggio
delle revenue deve eseguire.
Quali sono le soluzioni tecnologiche che supporta-
no la revenue assurance ?
Ci sono diverse soluzioni. Molto spesso si comincia
con soluzioni sviluppate internamente e si evolve
progressivamente, capitalizzando anni di esperien-
za. Comprare una piattaforma senza avere dietro
la corretta intelligenza per metterla a frutto rischia
di essere poco e cace.
Quali sono gli skill necessari alle figure professio-
nali che devono sovraintendere a questo proces-
so?
I principali skill necessari sono: capacità di analisi
di processo, una esperienza di program & project
Telecom Italia IT
Telecom Italia Information Technology è una società
controllata al 100% da Telecom Italia nata nel novem-
bre 2012. La sua mission esclusiva è la gestione e ot-
timizzazione delle attività/progetti e servizi relativi
all’informatica di gruppo di Telecom Italia. Ha in dote
la gestione di 900 applicazioni, circa 1.700 database,
14.500 server gestiti per l’interno (di cui oltre 4.000
virtuali) e circa 11.400 server gestiti per mercato (di
cui 4.700 virtuali) installati in 7 data center con 5
centri servizi per un totale di 20 petabyte di stora-
ge online e 18 petabyte di backup. Ci lavorano circa
3.500 professionisti distribuiti sul territorio nazionale
in 14 sedi operative. Il suo presidente e amministra-
tore delegato è Gianluca Pancaccini, CIO di Telecom
Italia.
febbraio 2013
Foto: © fusolino - Fotolia.com
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