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Bridget Chi?

Ero un po’ titubante all’idea di

scrivere un “diario non proprio

segreto” del magico mondo (o

lo definirei piuttosto giungla) dei

single di oggi, ma per le lettrici

che non sono proprio lo stereoti-

po della casalinga perfetta, ecco

che va in scena la mia vita di “zi-

tella 2.0”, il mio diario anti-Brid-

get Jones – non così imbranata,

non così alcolizzata, non così in

lotta con la bilancia… inutile dire

che ogni riferimento a persone o

fatti realmente accaduti è pura-

mente casuale!

Bridget chi?

All’inizio di un nuovo anno mi sento sempre in dovere di fare qualche

riflessione “buonista”. No, non è vero, solo che ho aperto il frigorifero e mi sono resa

conto che urge un drastico cambio di abitudini...

Quest’anno

faro la brava!

Anche

tu butti via roba

da mangiare scaduta?

Non ti senti in colpa?

Io sì, tantissimo e devo

trovare il modo

di evitarlo.

Mi sono messa a scrivere queste pagine di diario in una mattina fredda e grigia di fine anno,

una di quelle in cui non hai voglia di mettere il naso fuori dalla porta, e l’alternativa “produt-

tiva” alla pigrizia del rimanere sotto il piumino fino a tardi, è sistemare un po’ casa: armadi,

frigorifero, dispensa… penso alla fine dell’anno scorso, quando con la mia penna fumante per

aver scritto i buoni propositi per l’anno nuovo mi ero riproposta, in mezzo ai vari “trovare

l’uomo della mia vita” o “avere sempre i capelli in ordine”, anche un’altra voce - che come le

precedenti, non ho esattamente portato a termine con successo. “Non sprecare”. Sprecare

inteso in vari modi, ma soprattutto per quanto riguarda il cibo. Buttar via roba da mangiare

è una cosa che, pur odiandola, faccio in continuazione.

Sarà che vivo da sola, che non mi so organizzare,

che quando mi capita l’occasione rimango

fuori a cena pur sapendo di avere un frigorifero pieno

di cibi in scadenza… fatto sta che periodicamente mi

trovo assalita da scatolette di pisellini e ceci ammuffiti

e da fette di bacon mummificate che - temo - un giorno prenderanno vita e

mi verranno incontro come degli zombie alla carica, con il dito puntato.

Sì, perché non è che butti via la roba nel momento in cui ha raggiunto

la data di scadenza, o se è aperta da un po’: ogni tanto faccio un raid

tra frigo e dispensa e trovo cose scadute da tre mesi, o anche di più…

ma com’è possibile? Ecco che questa quindi sarà la prima voce in elenco

fra i buoni propositi per il 2016. Anche perché questo è stato un anno parti-

colare: siamo freschi di EXPO e, per quanto non abbia particolarmente con-

diviso l’approccio al tema della manifestazione, qualche riflessione sull’argo-

mento l’ho fatta. Quante tonnellate di cibo vengono buttate via ogni giorno

nel mondo - o meglio, in alcune parti del mondo? Io certo non faccio eccezio-

ne, preferisco non tirare le somme di quanti chili ho sprecato nel corso di un

intero anno… come mi guarderebbero gli occhi di chi vive in altre parti del

pianeta in cui non solo non c’è cibo da buttare, ma non

c’è nemmeno quello da mangiare? Dopo essermi fat-

ta la predica da sola, mi ripropongo di essere più o-

culata nel fare la spesa e nell’organizzare i pasti.

Mi sento molto matura e fiera di me, e so che al-

meno per qualche settimana non sgarrerò.

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1/2016